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People have the power, le persone hanno il potere. Di cambiare il mondo, anche partendo dal contesto della loro quotidianità, del loro posto di lavoro. È questo il messaggio rivoluzionario che arriva con il voto per rinnovare le rappresentanze sindacali unitarie dei servizi pubblici e dei settori della conoscenza, in calendario il 5, 6 e 7 aprile prossimi.
Quello di Patti Smith è diventato l’inno di questa campagna che la Fp, la Flc e la Cgil tutta stanno portando avanti, cercando di sensibilizzare le lavoratrici e i lavoratori, di fargli comprendere fino in fondo il bivio di fronte al quale si trovano. Perché dopo due anni di pandemia e in un mondo sconvolto dalla guerra e dalle tensioni internazionali che tanti effetti stanno già avendo sulla nostra vita, saranno proprio i rappresentanti sindacali a sedersi ai tavoli, ad avere nelle proprie mani il delicato compito di migliorare le condizioni del lavoro, giorno per giorno.
E allora è questo il momento di partecipare, di cambiare le cose utilizzando quel piccolo grande potere, scegliendo la candidata o il candidato, scegliendo la propria parte. Perché “sono le delegate e i delegati a fare la Cgil – ha detto più volte Maurizio Landini -. Magari non tutti conoscono il segretario generale, ma tutti di certo conosceranno il proprio rappresentante sindacale sul posto di lavoro”. Sono loro a metterci la faccia, a costruire, ogni giorno, la credibilità e l’azione del sindacato. A tendere la propria mano al collega in difficoltà. A essere presenti e ad avere coscienza di quelli che sono i problemi da affrontare.
“In questi due anni di pandemia abbiamo lottato tanto per garantire salute e sicurezza, per rinnovare i contratti, per riconoscere la dignità professionale ai lavoratori dei servizi fondamentali. Siamo in prima linea da sempre, siamo la Cgil, siamo il sindacato più grande d’Europa, siamo il sindacato più forte del pubblico impiego. Per difendere i tuoi diritti, per continuare a lottare contro le disuguaglianze sociali, vota le liste della Funzione Pubblica Cgil”. Serena Sorrentino
"Un momento di straordinaria importanza per la democrazia nel lavoro e per la democrazia nel Paese. Crediamo profondamente nel senso e nel significato delle Rappresentanze sindacali unitarie. Sono uno strumento essenziale per i lavoratori. Crediamo che dopo due anni di pandemia e nel contesto drammatico di quello che sta accadendo nel mondo sia arrivato il momento per le persone di prendere la parola, di tornare a partecipare, a credere nell’azione collettiva”. Francesco Sinopoli