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Era il 13 luglio del 2015, in un'estate caldissima, nelle campagne di Andria moriva Paola Clemente. Era bracciante, lavorava in modo disumano per pochi euro l'ora. Un anno dopo, il 18 ottobre del 2016, la Camera approvava definitivamente la legge per il contrasto al caporalato e al lavoro nero in agricoltura. Sabato scorso, nel giorno del quarto anniversario dalla morte di Paola Clemente, la comunità del suo paese natale, Crispiano (Ta) ha voluto ricordarla, rendendole omaggio con una fiaccolata, attesa e ancora mai realizzata.
“È grazie al sacrificio di Paola e di tante altre vittime del lavoro se la Cgil e la Flai hanno potuto raggiungere il risultato della legge 199 del 2016, di contrasto al caporalato e allo sfruttamento”, afferma Lucia La Penna, segretaria generale della Flai Cgil di Taranto. “Il ricordo e la memoria, alimentate dalla forza di una comunità che non vuole dimenticare e che trova nel sindacato lo strumento collettivo per rivendicare lavoro, sicurezza, salario e dignità – ha aggiunto La Penna – L'azione delle forze dell’ordine di controllo e repressione sta raggiungendo risultati importanti, ma sicuramente non è sufficiente”.
Secondo la segretaria della Flai tarantina occorre agire su almeno quattro aspetti: “Il primo – spiega – è la contrattazione aziendale, anche con l’utilizzo del piano di azione della Regione Puglia per finanziare il trasporto regolare. Serve poi un controllo sistematico delle strade e dei campi nell’arco ionico e meta-pontino per evitare che il trasporto illegale finanziato con la paga dei lavoratori diventi la normalità”.
Oltre a questo, la Flai Cgil chiede la sperimentazione di “nuove forme di protagonismo, utilizzando i centri territoriali dell’impiego, la rete dei delegati e la contrattazione, per dare un’alternativa definitiva il caporalato”. Infine, secondo La Penna occorre “creare e favorire un legame forte tra aziende produttrici e grande distribuzione, nella logica del marchio etico, per garantire una alimentazione sana anche dal punto di vista dei diritti”.
“Tutto questo è la nostra idea di agricoltura resiliente che si ritrova nella fiaccolata per ricordare Paola, sui tavoli della prefettura, nelle aule di tribunale, sui tavoli della contrattazione. Questa è la Flai Cgil che stiamo cercando di far crescere e rafforzare”, conclude la sindacalista.