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I lavoratori e le lavoratrici di McDonald’s vivono una condizione di precarietà e flessibilità estrema, con contratti part-time anche di poche ore e stipendi bassi. Una situazione che si può e deve migliorare, ma l’azienda non è disponibile al confronto. E allora, per il sindacato, non resta altro che avviare la protesta.
Nello specifico, le sigle di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno chiesto di aprire un confronto per la stipula di un contratto integrativo aziendale, che vada a migliorare le condizioni di lavoro per tutti. McDonald’s ha risposto che non riceverà i sindacati finché il contratto nazionale del settore non sarà rinnovato. Un contratto scaduto ormai da due anni.
Si tratta di un’autentica contraddizione: proprio McDonald's, uno dei più grandi marchi globali nel settore della ristorazione commerciale veloce, è uno degli attori principali nella trattativa per il rinnovo del contratto nazionale, che è appunto attualmente in stallo. Inoltre l’azienda “non ha gradito” l’invito, da parte dei sindacati, della piattaforma per l’estensione applicativa del contratto integrativo aziendale anche ai dipendenti dei licenziatari, ad oggi 150 in tutto il Paese.
Spiegano i sindacati: “La richiesta di stipulare un contratto integrativo aziendale, così come già in essere in altre aziende del settore, non è solo giustificata, ma necessaria a garantire una vita dignitosa ai dipendenti”.
La risposta ricevuta dall'azienda, però, “non fa che confermare la scarsa attenzione che riserva al benessere dei suoi addetti. Mentre altri marchi del settore adottano politiche di miglioramento delle condizioni di lavoro, valorizzando il ruolo dei dipendenti e redistribuendo la produttività – a loro avviso -, McDonald's mostra una chiara mancanza di impegno a fare passi avanti in questa direzione”.
Con un comunicato unitario Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno quindi dichiarato lo stato di agitazione di tutti i dipendenti McDonald's, con il blocco di tutte le flessibilità degli orari di lavoro, sia supplementare che straordinario, in base al proprio contratto.
Allo stesso tempo verrà avviata una campagna di assemblee informative in tutti i luoghi di lavoro, per definire e intraprendere le forme di lotta consentite al fine di modificare la decisione aziendale. Sarà disposta una campagna informativa per sensibilizzare l'opinione pubblica e richiamare alla solidarietà, non più rimandabile nei confronti dei lavoratori di McDonald's.