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Oggi a Palermo 4 ore di sciopero di Cgil, Cisl e Uil e manifestazione in corso davanti alla Prefettura per dire basta con le morti sul lavoro, dopo l’incidente che è costato la vita ieri a 5 operai impegnati in manutenzioni della rete fognaria per conto dell’Amap, a Casteldaccia.
"Ho sentito una voce che gridava 'aiuto, aiuto', 'Venite qua, venite qua', e mi sono avvicinato... Di solito è un intervento che si fa con la mascherina...". A parlare alla Tgr Rai Sicilia, ripreso dall’agenzia Agi, è Paolo Sciortino, uno dei colleghi dei cinque operai morti ieri a Casteldaccia, mentre un sesto è in condizioni gravissime al Policlinico di Palermo. Sciortino si è salvato perché è stato l'ultimo a entrare nell'impianto e si è fermato in tempo. Ora è ricoverato all'ospedale di Termini Imerese.
“Non era la prima volta che intervenivamo, già in altre due occasioni abbiamo lavorato lì e non c'era questa situazione... è accaduto qualcosa...”.
“Ormai è acclarato che nelle catene di appalti e subappalti – ha detto il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino – la sicurezza dei lavoratori è la prima cosa a venire meno. In questo caso bisogna chiarire la responsabilità del committente che ha affidato i lavori a una ditta non specializzata, non sono stati neanche forniti i più elementari dispositivi di sicurezza”.
“Sono gravi anche i ritardi della Regione, a cui abbiamo chiesto la sottoscrizione di un protocollo sulla filiera degli appalti, un tavolo permanente sui temi di salute e sicurezza e che continua a non implementare il numero degli ispettori del lavoro. Oggi – ha detto Mannino – è una tappa della mobilitazione che proseguirà finché non otterremo risposte. La Regione non può più sottrarsi rispetto alle proprie responsabilità”.