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Lavoratrici e lavoratori di Covisian e Almaviva della Commessa Ita a Palermo, stamane (26 aprile), dopo essersi riuniti spontaneamente in via Ugo La Malfa, davanti alla sede di Covisian, hanno occupato i locali del call center.
I sindacati contestano "la totale assenza di Ita e l'incapacità del governo di portare la compagnia al tavolo di confronto". A rischio 543 posti: i 221 di Covisian che dal primo maggio saranno fuori dall'azienda senza un intervento decisivo, e 322 di Almaviva in cassa integrazione. Al centro il mancato rispetto della clausola sociale siglata il 21 ottobre, con Ita che non si è presentata all'ultima riunione del tavolo del ministero del Lavoro. Anche la Regione chiede un "tavolo risolutivo".
"Le azioni di lotta per la difesa dei posti di lavoro nel nostro territorio - il messaggio della protesta - continueranno fino a quando non si raggiungerà una soluzione definitiva alla vertenza che metta in sicurezza il futuro dei lavoratori". Difficile trattenere la frustrazione di quanti anche da 20 anni assicurano un servizio importante e su questo hanno costruito destini lavorativi e familiari.
“Ita continua a sfuggire alle sue responsabilità con un atteggiamento sprezzante nei confronti delle istituzioni – dichiara il segretario generale Slc Cgil Palermo Marcello Cardella -. Ci risulta che a oggi non abbia risposto alla convocazione della commissione Lavoro della Camera, mentre Covisian non intende rispettare l'accordo firmato in sede ministeriale il 21 ottobre.
I lavoratori e le organizzazioni sindacali continueranno la mobilitazione fino a quando tutti i 543 lavoratori non vedranno garantito il loro futuro occupazionale”.