“Abbiamo appreso che i bacini di carenaggio del Cantiere navale di Palermo, che come noi denunciamo da tempo si trovano in una situazione di precarietà totale e rischiano di affondare, saranno spostati per problemi di sicurezza. Questo spostamento, come dichiarato, sarà a carico dell'Autorità portuale. Ma la Regione, proprietaria disinteressata dei questi bacini, con gli investimenti già programmati per renderli attivi fermi dal 2010, che fine ha fatto? Cosa vuole fare? Da mesi non abbiamo più notizie del finanziamento per le due infrastrutture da 19 mila e 52 mila tonnellate né dal presidente della Regione Musumeci, né dall'assessore alle Attività produttive, che un anno fa all'iniziativa “Parla il cantiere” aveva annunciato che i problemi per il bando di gara sarebbero stato presto risolti”. Lo dichiarano il segretario generale della Fiom Cgil Palermo Angela Biondi e il segretario Fiom Cgil Palermo Francesco Foti.
“Il rifacimento dei bacini – aggiungono Biondi e Foti - potrebbe garantire lavoro immediato per i saldocarpentieri e per altre figure professionali e in futuro potrebbe garantire la lavorazione di altre navi. Nei prossimi giorni la Fiom valuterà le iniziative da intraprendere per capire i motivi di questo silenzio. Questa mattina è entrata in porto la nave da crociera Start Breeze di Windstart, che porterà lavoro per 4 mesi e impiegherà diverse professionalità tra indotto e dipendenti Fincantieri. Un altro segnale positivo. Il nostro stabilimento è l'unico per queste lavorazioni a secco effettuate all'interno dei bacini. Non comprendiamo come il presidente Musumeci resti indifferente a tutto questo e non dica più una sola parola sugli investimenti a carico della Regione necessari per contribuire alla ripresa produttiva del Cantiere”.