La Fiom e la Flai di Palermo hanno chiesto un incontro al sindaco di Carini, Giovì Monteleone, per discutere delle azioni concrete da mettere presto in campo per il recente inserimento dell'area industriale nelle Zes, da parte della Regione siciliana, provvedimento in attesa del decreto da parte del governo nazionale.
“Da mesi abbiamo avviato un'interlocuzione con il sindaco Monteleone sulle soluzioni per il rilancio dell’area industriale, al centro in questi anni di una progressiva desertificazione che ha coinvolto tantissime aziende metalmeccaniche. Una prima risposta è stata l’inserimento di Carini nelle Zes della Sicilia occidentale – dichiara Angela Biondi, segretario generale della Fiom di Palermo –. Ovviamente le Zes non riguardano solo i metalmeccanici ma tutti gli insediamenti produttivi”.
Anche il settore dell’agroindustria ha subìto la crisi di questi anni con la chiusura di diverse aziende che hanno rappresentato la storia dell’agroindustria nel territorio, come la Dolci Carollo. “È una opportunità di rilancio anche per il settore dell’agroalimentare e per i tanti lavoratori che hanno visto chiudere le aziende senza alcuno strumento per mantenere l’occupazione e garantire livelli dignitosi di vita per i lavoratori”, osserva Dario Fazzese, segretario generale della Flai di Palermo.
“La fiscalità di sviluppo è sicuramente una condizione importante per attrarre nuovi investimenti – continuano i segretari Biondi e Fazzese –. È inoltre necessario immaginare un piano di riorganizzazione delle stesse aree e dei servizi per far sì che il territorio sia pronto ad accogliere nuovi investitori”.