“Seguiamo con molta attenzione tutti i passaggi che riguardano la società di calcio e vorremmo che la vecchia società si facesse carico e rispettasse fino in fondo gli obblighi contrattuali e il riconoscimento degli emolumenti per i 27 dipendenti dell'Unione sportiva città di Palermo. Ci risulta che i lavoratori sono in arretrato con gli stipendi dal mese di aprile e chiediamo il pagamento di tutte le spettanze e il rispetto dei diritti dei lavoratori”. Il segretario Slc Cgil, Maurizio Rosso, ha scritto oggi due lettere, una alla Arkus Network e una alla società del nuovo Palermo Hera Hora, inviate per conoscenza al sindaco Orlando, chiedendo a entrambe le società un incontro urgente.
Il segretario Slc interviene in difesa dei dipendenti che hanno lavorato in questi anni negli impianti sportivi del Palermo calcio, chiedendo il rispetto delle corrette procedure del passaggio societario e precise garanzie per i lavoratori. “Alla nuova società – aggiunge Rosso – abbiamo chiesto un incontro urgente per affrontare i problemi dei lavoratori del Palermo calcio, in merito alla corretta applicazione della clausola sociale per l'assunzione di tutti i lavoratori e del 'business plan triennale', come previsto dal bando di gara del Comune di Palermo. Ci interessa capire in che modo l'azienda abbia a cuore l'applicazione dei contratti e come intenda assicurare quegli elementi di garanzia che consolidano il lavoro e l'occupazione, per dare una prospettiva di crescita a un settore così importante per la città”.
L'Slc sottolinea l'importanza delle relazioni industriali per “concordare politiche del lavoro certe ed espansive, lontane da drammi occupazionali. che certamente non farebbero bene a una società che si appresta a farsi carico, con un serio piano di rilancio, di una realtà sportiva così importante”. “Al sindaco Orlando – prosegue il dirigente sindacale – chiediamo si faccia vigile in un passaggio così delicato e in un settore tanto importante per Palermo, e che possa essere il garante di questo percorso nel rispetto dei contratti, della legalità e dello sviluppo. Inoltre, ricordiamo al sindaco che la vicenda dell'Ippodromo va avanti da due anni e ancora, anche se sono state bandite le gare, la riapertura dell'impianto è lontana. Pretendiamo celerità e certezze, perché ci sono 70 dipendenti che chiedono ogni giorno di tornare al proprio lavoro”.