Quasi totale l’adesione allo sciopero dei lavoratori e delle lavoratrici della Parker, multinazionale americana leader nella produzione di tecnologie di precisione. Nello stabilimento del padovano con sede a Sant’Angelo di Piove di Sacco, impiegati e operai hanno manifestato nella mattina del 12 febbraio scorso per protestare contro il licenziamento unilaterale di tre colleghi di 36, 26 e 19 anni dell’Ufficio acquisti della multinazionale.
Il management non si è limitato a lasciare a casa i lavoratori, ma ha chiuso l’Ufficio acquisti e l’ha trasferito in Gran Bretagna, “una scelta – si legge nella nota della Fiom di Padova – che pone degli interrogativi su quelle che potranno essere le scelte della dirigenza riguardanti il sito del piovese. Il dubbio che serpeggia e che angoscia lavoratrici e lavoratori è che la multinazionale abbia intenzione di dismettere lo stabilimento di Sant’Angelo a favore di quello inglese, equivalente per struttura e produzioni”.
![](https://images.collettiva.it/view/acePublic/alias/contentid/1h925pebk9yys5wp803/0/parker-rsu-jpg.webp?f=3x2&q=0.75&w=3840)
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“I lavoratori – scrive la Fiom provinciale – sono profondamente scossi e disgustati da quello che sta succedendo, non solo i tre sfortunati protagonisti, ma tutti i dipendenti della Parker. In 150 circa hanno partecipato al presidio e incrociato le braccia in segno di solidarietà verso i loro colleghi e per protestare contro la multinazionale che si è svelata per quello che purtroppo è, una realtà produttiva interessata solo al profitto e al proprio tornaconto che tratta uomini e donne come ingranaggi senza alcuna remora e rispetto. Calpestare la loro dignità buttandoli fuori dal proprio posto di lavoro in meno di mezz’ora e senza spiegazioni non è accettabile, così come non è ammissibile che, in un’azienda in cui la Fiom è presente da decenni, la dirigenza si permetta di licenziare e di chiudere un settore strategico per il sito produttivo senza alcun tipo di tavolo di discussione e senza alcun tipo di proposta alternativa”.
“Forse la dirigenza della Parker pensa di essere negli Usa, dove non sono neppure obbligatori i contratti scritti fra le parti e i contratti nazionali sono una chimera”, attacca il segretario generale della Fiom di Padova Michele Iandiorio. “In Italia esistono le leggi, esistono delle procedure e soprattutto esistono i contratti nazionali e anche i contratti integrativi. Continueremo a lottare per tutelare i diritti di questi tre lavoratori e di tutti i loro colleghi, contro il dispotismo della multinazionale. Questo sciopero e il corteo per la zona industriale di Sant’Angelo di Piove di Sacco sono solo il primo passo di una vertenza che ci vedrà presenti e feroci fino a che non saremo convocati per avere spiegazioni concrete sul futuro dei nostri compagni e della Parker”.