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“Geodis è una società multinazionale operante all’interno del birrificio Peroni nella movimentazione della merce ed è tuttora sottoposta ad amministrazione controllata poiché si è avvalsa di società accusate di evasione fiscale milionaria”. Inizia così il comunicato della Filt Cgil Padova che, nei mesi scorsi, ha contribuito a fare emergere queste criticità arrivando attraverso la lodevole mediazione della Regione Veneto ad accorciare la filiera e a stipulare assunzioni dirette in capo all’azienda. “Una conquista che ha cancellato decenni di sfruttamento e che oggi è messa in discussione dalla decisione unilaterale della Committenza Birra Peroni”.
“Non ci stiamo! Ma quale cambio di appalto? A Peroni diciamo solo due cose: o Geodis, e i suoi lavoratori, restano a gestire la logistica in Peroni, oppure, se l’azienda se ne va, quei lavoratori vanno internalizzati dalla stessa Peroni. Se ne facciano una ragione: altre strade non ci sono. Altrimenti si andrà allo scontro e si continuerà con lo sciopero. E questo significa, data la cruciale attività che questi lavoratori svolgono, fermare l’attività dell’intero stabilimento Peroni.”
Non lasciano spazio a nessuna ambiguità, Massimo Cognolatto, segretario generale Filt Cgil Padova e Daniel Perta, segretario provinciale Filt Cgil Padova, riguardo allo stato di agitazione che i lavoratori di Geodis hanno proclamato al termine dell’assemblea sindacale di mercoledì sera dopo aver preso atto della chiusura della committenza che ha ribadito la volontà di affidare le attività a Cab Log (azienda che opera nella logistica con sede a Noale) dal 1° gennaio 2024 al posto di Geodis.
Un’ipotesi contro cui hanno deciso di ribellarsi. “Vogliamo sottolineare – proseguono i sindacalisti – come dopo anni di duro lavoro segnati da continui cambi di appalto, precariato, perdita di quote sociali e contributi, finalmente a partire da maggio 2023, grazie all’opera del sindacato, quei lavoratori erano stati internalizzati passando direttamente alle dipendenze della Geodis. In questo modo avevano acquisito diritti mai goduti venendo inquadrati all’interno del contratto nazionale Trasporti e Logistica. Una vittoria ottenuta anche grazie all’impegno delle istituzioni, a partire dalla Regione Veneto, che nel 2021 aveva ospitato gli incontri tra sindacati e parti datoriali da cui era nato il 'Protocollo per il superamento delle criticità della filiera della logistica'. E l’accordo con Geodis era stato anche un modo per dare gambe a quel protocollo”.
“Ora, come niente fosse – continuano Cognolatto e Perta – alla Peroni hanno deciso di tornare indietro e rimangiarsi tutto. Addirittura Cab Log ci ha comunicato che intende subappaltare le attività in service a un’altra ditta, allungando così di nuovo la filiera. Non è accettabile, anche alla luce del protocollo regionale sulla legalità nella logistica sottoscritto in Regione Veneto nel 2021. Per questo i lavoratori hanno deciso di proclamare lo stato di agitazione, scioperando. E continueranno su questa linea finché Peroni non si prenderà le sue responsabilità. La Cgil è impegnata concretamente a dare gambe agli impegni che le parti sindacali e datoriali hanno sottoscritto nel 2021 presso le sedi istituzionali: accorciare le filiere, garantire diritti nel rispetto della legalità e produrre una discussione vera su lavoro e operatività”.
“E quindi ribadiamo – concludono i due sindacalisti – che se Geodis andrà via da Peroni, l’unica strada percorribile è l’internalizzazione di quei lavoratori nella stessa Peroni. Pensiamo sia arrivato il momento di cambiare modello industriale, di piantarla di distinguere tra lavoratori di serie A e di serie B all’interno degli stessi luoghi di lavoro. E chiediamo alla Regione Veneto e all’assessore Donazzan, che sappiamo essere attenta al tema, di far sentire la propria voce. A rischio è la stessa credibilità delle istituzioni: non è possibile firmare protocolli d’intesa che poi a pochi mesi di distanza vengono completamente dimenticati”.