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Ieri, 20 maggio, presso il palazzo della Regione Lombardia, si è tenuto il primo incontro in sede Ministeriale per la vertenza Orobica Cicli a seguito del mancato accordo nella fase sindacale della trattativa, terminata lo scorso 9 maggio.
“L’azienda – si legge nel comunicato della Fiom Cgil Vallecamonica e Sebino – ha ribadito al tavolo le motivazioni che hanno portato alla decisione del 25 marzo di aprire una procedura di licenziamento collettivo per l’intero organico, composto da 51 dipendenti, dopo la comunicazione da parte di Decathlon Produzione Italia di cessare tutte le produzioni alla data del 31 maggio prossimo”.
L’azienda ha confermato un primo contatto con un imprenditore che, nelle settimane scorse, ha manifestato interesse, ma finora non è arrivata alcuna offerta concreta. Regione Lombardia ha sottolineato che nei prossimi giorni cercherà di capire quali siano le reali intenzioni.
“Abbiamo avanzato nuove proposte per provare a gestire la crisi, cercando di tenere insieme le due possibilità discusse in sede sindacale. Da un lato l’incentivo all’esodo su base volontaria, che agevolerebbe l’uscita anticipata di un gruppo di lavoratori che avrebbero manifestato la volontà di essere subito ricollocati. Dall’altro l’apertura di un ammortizzatore sociale per gestire, con l’attivazione delle politiche attive del lavoro, la situazione dei dipendenti rimasti con l’obiettivo di una loro ricollocazione sul territorio nel lungo periodo mantenendo comunque l’incentivo all’esodo. L’ammortizzatore sociale permetterebbe ad un gruppo di lavoratori di raggiungere i contributi necessari per raggiungere la pensione”.
“Nel caso il contatto tra la Orobica Cicli e l'imprenditore che ha manifestato l'interesse all'attività si dovesse concretizzare, la cassa integrazione consentirebbe di avere un periodo di subentro nella produzione senza disperdere le professionalità oggi esistenti. Per consentire alle parti di acquisire ulteriori elementi utili per la costruzione di un accordo prima del 10 Giugno, giorno del termine della procedura, i rappresentanti di Regione Lombardia hanno fissato un nuovo incontro in data 29 Maggio. Importante sarà riuscire a condividere insieme il percorso da seguire per gestire la delicata situazione”.