Questa mattina, 29 ottobre, tre operatori dell’Ama, l’azienda municipalizzata che gestisce la raccolta dei rifiuti a Roma, sono stati vittime di una violenta aggressione fisica, l’ennesima, mentre effettuavano la raccolta della carta. Due di loro sono stati costretti a ricorrere alle cure mediche.

“Quanto accaduto è inaccettabile – scrive in un comunicato la Fp Cgil di Roma e del Lazio –. Non possono essere le lavoratrici e i lavoratori che ogni giorno, tra mille difficoltà, operano per il bene della città a pagare le conseguenze dell’esasperazione e della frustrazione delle persone per la qualità dei servizi pubblici”.

La Cgil chiede ad Ama un cambio di passo

“Nell’esprimere la nostra vicinanza e solidarietà ai lavoratori chiediamo all’azienda un cambio di passo. È ora di superare la stagione del sospetto sull’operato del proprio personale. È tempo che il management investa il proprio tempo e le risorse dell’Ama nel tutelare la salute e la sicurezza del proprio personale, che passa anche dal dotare le lavoratrici e i lavoratori di strumentazioni, mezzi e di un’organizzazione del lavoro in grado di migliorare la qualità del servizio offerto alla cittadinanza e le condizioni di lavoro”.

“Su questi temi – si conclude la nota della Fp Cgil di Roma e del Lazio – chiediamo ad Ama di convocarci con urgenza e al socio unico, Roma Capitale, di far sentire il proprio sostegno alle lavoratrici e ai lavoratori dei servizi pubblici capitolini”.