Petre Zaim era arrivato ieri – 14 gennaio – da Milano per conto di una ditta esecutrice della ditta appaltatrice Edison per un’opera di manutenzione straordinaria presso il Policlinico di Bari. Muore schiacciato da un carico precipitato da una gru e dalla logica del subappalto. Il figlio, unico parente venuto con lui, costretto a riconoscere il padre. È uno sterminio. I responsabili materiali devono essere individuati e processati, i responsabili politici che siedono a Roma ma che resteranno impuniti hanno le mani macchiate di sangue dell’ennesimo lavoratore abbandonato, sfruttato e ammazzato. Giusta la richiesta delle organizzazioni sindacali di sospendere i cantieri per la giornata di oggi – 15 gennaio – come comunicato da Cgil Bari e la proclamazione di sciopero di 8 ore della Fiom Cgil Bari e della Fillea Cgil Bari e Filcams Cgil Bari

Gigia Bucci, segretaria generale Cgil Puglia

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