Un’altra morte sul lavoro, questa mattina, in una delle ville di viale dei Papaveri, a Corato, in provincia di Bari. Un operaio di 55 anni ha perso la vita durante un intervento tecnico. L'uomo, dipendente di una ditta specializzata in tendaggi, sarebbe precipitato nel vuoto, da un'altezza di tre metri, mentre stava montando una tenda.

Il colpo è stato fatale: i soccorritori del 118, intervenuti tempestivamente, non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Sulla dinamica dell’infortunio  indagano la polizia di Stato e il personale dello Spesal della Asl di Bari. La procura di Trani ha aperto d'ufficio un fascicolo d'inchiesta per omicidio colposo a carico del datore di lavoro. Sarà disposta l'autopsia per accertare le cause del decesso e chiarire eventuali responsabilità.

Domenico Ficco, Cgil Bari: “La sicurezza deve essere la priorità, sempre”

"Ogni azienda, piccola o grande, deve assumere la salute e la sicurezza sul lavoro come priorità. Sempre. In qualunque contesto. Senza eccezioni”. È il messaggio netto del segretario generale della Cgil Bari, Domenico Ficco, dopo la morte dell’operaio a Corato.

“La Cgil esprime cordoglio e vicinanza alla famiglia del lavoratore e si affida, come sempre, al lavoro della magistratura e della ASL per fare piena luce su quanto accaduto. Nei primi due mesi del 2025 sul territorio barese si sono registrate già oltre 1500 denunce di infortunio e quattro morti sul lavoro. Un rosario inaccettabile che va interrotto con azioni concrete e condivise.

“Serve un impegno collettivo per costruire una vera cultura della sicurezza. C’è il lavoro prezioso dell’Inail, c’è l’impegno quotidiano dei nostri delegati, ma serve anche una piena assunzione di responsabilità da parte delle imprese. Le norme ci sono e sono tra le più avanzate d’Europa – ha concluso Ficco –. Ma senza il rispetto quotidiano, restano solo parole scritte su carta”.