Francesco Stella, un operaio di 38 anni, è il primo morto sul lavoro del 2025. L’uomo è deceduto a Lamezia Terme dopo essere precipitato da un’impalcatura in un’azienda di profilati. Il volo è stato di circa sei metri. Le cause sono in corso di accertamento. Inutili i tentativi di rianimarlo del personale sanitario del 118 intervenuto. Nel luogo dell'incidente si sono recati agenti della polizia e, oltre al medico legale, è presente anche il magistrato di turno.

Cgil e Fillea Calabria: Non applicare il contratto edile nelle parti sulla sicurezza “non è solo una questione di responsabilità legale, ma una vera e propria questione di vita o di morte”

“Come Cgil e Fillea Cgil Calabria esprimiamo tutta la nostra vicinanza e il nostro cordoglio ai familiari del lavoratore trentottenne morto questa mattina”. Queste le parole della nota firmata dal segretario generale della Cigl Calabria, Gianfranco Trotta, e dal segretario della Fillea Cgil Calabria, Simone Celebre. “Il contratto nazionale edile – sottolinea il segretario della Fillea – prevede norme specifiche per la sicurezza sui cantieri, stabilendo, nei doveri del datore di lavoro, la formazione obbligatoria dei lavoratori; la fornitura di dispositivi di protezione individuale; la supervisione e il controllo da parte dei rappresentanti per la sicurezza”.

“In più il contratto nazionale prevede – continua Simone Celebre – norme specifiche per l’uso di impalcature, macchinari e nell’esecuzione di lavori in quota e inoltre stabilisce obblighi specifici per la prevenzione degli infortuni, considerando l’alta pericolosità dei lavori in cantiere. Non applicarlo – sostiene il dirigente sindacale – non è solo una questione di responsabilità legale, ma una vera e propria questione di vita o di morte per i lavoratori. È quindi fondamentale che le imprese e i datori di lavoro – conclude – rispettino scrupolosamente il contratto edile e che vengano svolti controlli adeguati per garantire l'applicazione delle norme, evitando così tragedie come questa”.