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“Oggi, il Parlamento europeo ha adottato la nuova direttiva sull’amianto, ora il governo faccia la sua parte per proteggere la salute dei lavoratori esposti" è quanto afferma Giulia Bartoli, Segretaria nazionale Fillea al termine del Coordinamento Salute e Sicurezza della Federazione Europea dei sindacati dell’edilizia e del Legno EFBWW, svoltosi stamane a Bruxelles. "Si tratta di una grande vittoria per i lavoratori dell’edilizia, per il sindacato europeo e per il sindacato italiano che ha dato un importante contributo a sostegno della direttiva, che “migliorerà notevolmente la protezione dei lavoratori dall'esposizione all’amianto - spiega Bartoli - Il limite di esposizione professionale (OEL) per l'amianto in tutta l'Unione Europea sarà fissato a 2.000 fibre/m (10.000 fibre se si includono le fibre piccole). Inoltre, cambiano i metodi di misurazione delle fibre di amianto e sono previsti miglioramenti su formazione, registrazione, riconoscimento della malattia professionale e prevenzione dei tumori legati all’esposizione all’amianto, che si stima rappresentino in Europa il 78% dei tumori professionali e sono una delle principali cause di cancro professionale." Sebbene l'amianto sia stato bandito, ci sono ancora 35 milioni di edifici che contengono questa sostanza pericolosa per la vita, edifici che saranno ristrutturati o demoliti dai lavoratori nel contesto del Green Deal europeo. Anche per questo, dagli edili Cgil la richiesta al Governo e al Parlamento di "proteggere la salute e la vita dei lavoratori, recependo rapidamente la direttiva europea.”