PHOTO
I lavoratori di BusItalia Umbria sono in stato di agitazione e daranno vita a un sit-in sotto la sede dell'assessorato regionale ai Trasporti in piazza Partigiani a Perugia il prossimo 20 giugno, in occasione dell'incontro tra gli enti coinvolti nella gestione del trasporto pubblico locale nella regione, per chiedere di rivedere i tagli programmati che avrebbero ricadute anche dal punto di vista occupazionale.
La decisione – annunciata dai sindacati di categoria, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta stamattina, lunedì 17 giugno a Perugia – è maturata dopo la comunicazione da parte aziendale delle pesanti criticità derivanti dalla delibera n°632 della Giunta Regionale dell’Umbria, in relazione alla riduzione immediata dei servizi di Tpl su gomma, che interessa tutte le aziende regionali del settore.
“A fronte della mancata copertura finanziaria, già dal 2012, da parte del Fondo nazionale dei trasporti – spiegano i sindacati –, la Regione Umbria ha sempre scelto di intervenire con risorse di bilancio aggiuntive di anno in anno, anziché inserirle strutturalmente nel bilancio regionale come attuato in altre regioni. Ma per l’anno in corso le risorse aggiuntive, garantite negli anni passati, non sono state reperite”.
In aggiunta a questa situazione, “gravano dei crediti già vantati dalle aziende dei trasporti per l’anno 2016-17-18, pari a 21 milioni di euro, che creano alle stesse aziende del settore ulteriori difficoltà finanziarie, mettendone, in alcuni casi, a rischio anche la sopravvivenza stessa. Per far fronte alle difficoltà economiche, è stato imposto dalla Regione un importante taglio del servizio ai cittadini in Umbria, pari a circa il 10%, con gravissime conseguenze sul servizio pubblico su gomma e il rischio di isolamento di parti del territorio regionale, oltre a rilevanti conseguenze sul piano occupazionale, con un taglio al momento di circa 190 turni lavoro, che coinvolgerebbe anche l’indotto”.