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Trovato l’accordo alla Vetreria di Borgonovo (Piacenza) per trasformare gli esuberi annunciati dalla storica azienda (fu fondata nel 1950) in contratti di solidarietà. L’intesa è stata raggiunta martedì 4 giugno, coinvolgendo 88 dei 129 dipendenti (i lavoratori complessivi, aggiungendo quelli dell’indotto e delle cooperative, arrivano a circa 400).
L’ammortizzatore sociale, che segue il recente ricorso a periodi di cassa integrazione, entrerà in vigore a metà giugno e durerà fino a metà febbraio, quindi per complessivi otto mesi. Ai lavoratori, dunque, verrà garantito un minimo monte ore mensile, cui si aggiungerà l'integrazione salariale da parte dell'Inps.
L’azienda produttrice di vetri per uso casalingo è da tempo in difficoltà. Le cause? Le imprese del settore sono fortemente energivore, quindi stanno subendo duri contraccolpi dal forte aumento dei costi del gas e dell’energia in genere. A ciò si aggiunge, sempre a causa del conflitto in Ucraina, anche l’impennata dei prezzi delle materie prime.
“Il contratto di solidarietà è stato chiesto solo per otto mesi e non nella sua massima estensione di due anni”, spiega Marco Efori, segretario generale Filctem Cgil Piacenza: “Durante tutto questo periodo avremo incontri periodici con la società. La Vetreria ci ha comunque rassicurato sulla propria solidità e sulla assoluta volontà di superare questo momento di difficoltà e preservare i posti di lavoro, impegnandosi anche a diversificare le produzioni”.
Efori non nasconde le sue preoccupazioni, ma nello stesso tempo riconosce che la Vetreria “è una tra le aziende da sempre riconosciuta tra le migliori”. E così conclude: “Con la crisi dovuta al costo dell’energia l'azienda dovrà rivedere i piani industriale e commerciale, adeguando anche gli impianti alle nuove normative ambientali”.