PHOTO
È sempre più urgente un rilancio del ruolo di Anpal Servizi, che deve andare insieme alle stabilizzazioni dei lavoratori. Queste le richieste avanzate dal sindacato. “Esprimiamo una viva preoccupazione sulle modalità con cui i vertici di Anpal Servizi si confrontano con i sindacati, con i vertici del ministero del Lavoro, di Anpal e delle Regioni, e con gli stessi lavoratori”. È quanto si legge in una nota congiunta di Nidil Cgil, Fisac Cgil e Cgil nazionale, a conclusione della partecipata assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici di Anpal Servizi iscritti alla confederazione, svolta stamani in modalità telematica.
“È stato infatti riferito - spiegano - di diversi episodi sconcertanti: un Cda di Anpal nel quale il bilancio di Anpal Servizi è stato approvato con il solo voto favorevole del presidente Parisi; l'approvazione di un piano industriale di Anpal Servizi senza il consenso delle Regioni; il blocco unilaterale da parte dell'azienda del processo di stabilizzazione del personale e di rinnovo delle proroghe per circa 500 operatori precari”.
Oggi la gestione della crisi economica e dei suoi impatti sul sistema dei servizi per il lavoro è la principale mission a cui viene chiamata Anpal Servizi per garantire ai cittadini, ai lavoratori, ai soggetti svantaggiati e vulnerabili di questo Paese diritti di politiche attive esigibili, spiegano ancora i sindacati. "Tutto ciò passa necessariamente per la valorizzazione di tutto il personale, dipendente e precario”. Per questo, si legge infine nella nota, “l’assemblea, nel chiedere di concludere tempestivamente, entro dicembre 2020, il processo di stabilizzazione dei 650 precari individuati dall'accordo del 13 febbraio scorso, tramite la trasformazione dei contratti a termine e l'avvio di procedure semplificate per l'assunzione degli attuali collaboratori, ha deciso di confermare lo stato di agitazione”.