"Il 14 maggio, Olisistem Start srl ha inviato ai lavoratori del gruppo Alma spa una e-mail per comunicare loro il passaggio alle proprie dipendenze a partire da oggi, azzerando, ancora una volta, diritti contrattuali e condizioni economiche. In sostanza, è stato chiesto chiesto ai lavoratori di provvedere alle loro dimissioni da Alma nel giro di due giorni. Un atteggiamento ricattatorio, da parte di Olisistem, che condanniamo fermamente". Così, in una nota, Antonella Furgiuele e Marco Adami, segretari di Nidil e Fiom Roma centro ovest litoranea.
"Non è la prima volta che questa società utilizza metodi simili a danno dei propri dipendenti – continuano i sindacalisti –. Più di un mese fa, altri lavoratori hanno subìto lo stesso ricatto, con la riduzione del salario, dei diritti acquisiti, dell'anzianità contrattuale, con un orario di lavoro inferiore e la rinuncia alle spettanze di fine rapporto. Neanche l’azzeramento del cda e la nomina del commissario giudiziario Andrea D’ovidio, come amministratore delegato ha interrotto tali comportamenti intimidatori e coercitivi verso i lavoratori. A nulla, è valso il tentativo d'incontrare il nuovo ad per sottoporre alla sua attenzione tale gravissima situazione. Si tratta di persone che, lungi dall'essere stabilizzate, stanno per essere 'scaricate' su una commessa in scadenza fra non più di tre mesi".
"Ancora una volta, chiediamo al dottor D'Ovidio di aprire un tavolo con le organizzazioni sindacali. Verificheremo nelle opportune sedi che la procedura utilizzata per far passare gli oltre venti dipendenti da un'azienda all’altra sia avvenuta nel pieno rispetto delle normative vigenti, e informeremo, per quanto di sua competenza, la stazione appaltante Sogei, tenuta, ex articolo 29 dlgs 276/03 e articolo 1676 c.c., al pagamento diretto, qualora il gruppo Alma non ottemperasse ai propri obblighi contrattuali", concludono i due dirigenti sindacali.
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