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Utilizzo equo della cassa integrazione straordinaria, reinternalizzazione delle lavorazioni oggi svolte esternamente, avvio della trattativa per la contrattazione integrativa. Queste le richieste avanzate Fillea Cgil, Feneal Uil e Filca Cisl nel corso dell'incontro con i vertici del gruppo Natuzzi, che si è svolto giovedì 12 gennaio a Bari, convocato per la richiesta di proroga della cassa integrazione straordinaria e per un aggiornamento sull'andamento del piano industriale.
"L'azienda ha confermato l'impianto del piano industriale, anticipando che, con molta probabilità, vi sarà uno slittamento temporale rispetto a quanto previsto a causa del mutato contesto economico internazionale, dell'aumento dell'inflazione e degli effetti della pandemia in Cina", spiegano i sindacati: "Da parte nostra abbiamo ribadito la necessità di utilizzare equamente il numero di ore di cigs procapite e la reinternalizzazione delle lavorazioni oggi svolte esternamente, come cuscini e sedie". I lavoratori interessati dalla cigs sono 449, tutti nell'impianto di Altamura (Bari); per i restanti 1.500 addetti è in vigore il contratto di solidarietà.
Fillea, Feneal e Filca hanno anche chiesto "quali sono i tempi e le modalità di apertura del sito produttivo di Ginosa (Taranto)", rendendosi disponibili già nelle prossime settimane "ad avviare il percorso per la contrattazione di secondo livello, nell'ambito della quale sarà affrontato anche il tema degli inquadramenti professionali".
Le tre categorie così concludono: "In attesa di una formale convocazione della cabina di regia da parte dei ministeri competenti per la proroga della cassa integrazione, rimangono preoccupazioni rispetto al calo degli ordini e alla situazione del mercato più in generale".