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Morto sul lavoro in un cantiere al Policlinico di Bari. A perdere la vita Petre Zaim, 58 anni, di origini romene, residente a Bassano del Grappa. L’uomo è stato colpito da un carico pendente caduto da una gru. Con lui, il figlio e diversi altri operai, impegnati nella costruzione della nuova centrale termica dell’ospedale. Un appalto affidato a Edison con la F3 Fenice energia come impresa esecutrice dei lavori. Trasportato in condizioni critiche al pronto soccorso è spirato dopo pochi minuti.
Morti e infortuni, Cgil Fillea Fiom Bari: “Una vera guerra a bassa intensità”
La Camera del Lavoro Metropolitana di Bari, insieme a Fillea e Fiom, esprime profondo cordoglio. “Sono 13 i morti e 26 mila le denunce di infortunio in 11 mesi. Numeri drammatici della Terra di Bari secondo i dati Inail. Una vera ‘guerra a bassa intensità’ che richiede interventi concreti e immediati”.
Per Domenico Ficco, segretario generale della Camera del Lavoro Metropolitana, “non basta il cordoglio. Chi esce di casa per lavorare deve poter tornare sano e salvo. Serve un cambio di passo con norme, protocolli e un coordinamento efficace degli organi ispettivi. Per questo il sindacato chiede un protocollo sugli appalti pubblici e più controlli su subappalti, formazione e sicurezza. Chiede che si dia uno stop al precariato, dal momento che più si è precari, più si è ricattabili. Chiede più tutele per i lavoratori con l’estensione della responsabilità anche alle imprese appaltanti, rappresentanti per la sicurezza in ogni luogo di lavoro e obbligo di applicare contratti firmati dalle organizzazioni rappresentative.
“Il 2025 inizia tragicamente in linea con l’anno appena trascorso – scrivono Cgil, Fiom, Fillea di Bari –. Mentre si continua a fare propaganda sulla sicurezza sul lavoro, nei cantieri si continua a morire: l’appalto, commissionato dall’Azienda Ospedaliera del Policlinico alla Edison è stato poi subappaltato a un’azienda metalmeccanica del milanese. Noi chiediamo subito interventi urgenti e seri sulla sicurezza sul lavoro: non ci rassegneremo mai all’idea che un operaio che esce al mattino per andare a lavorare, non debba avere la certezza di tornare a casa sano e salvo la sera. Esprimiamo vicinanza alla famiglia dell’operaio tragicamente morto e ci rendiamo disponibili a supportarla in tutte le opportune vie legali e previdenziali”.