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"Al nuovo governo in carica, le organizzazioni sindacali di Banca Monte dei Paschi intendono ribadire la necessita di aprire una sede di confronto negoziale utile a portare il contributo del sindacato verso una soluzione che consenta la stabilita e continuità aziendale di tutto il Gruppo". È quanto scrivono in un comunicato stampa congiunto i sindacati bancari Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin alla vigila dell'assemblea degli azionisti del Monte dei Paschi di Siena sottolineando che "persiste il silenzio sul futuro della banca e del gruppo".
Per le segreterie di coordinamento Mps di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin "le organizzazioni sindacali hanno sempre sostenuto il ruolo determinante svolto dalle lavoratrici e dai lavoratori, che si sono spesi nella perdurante criticità aziendale per offrire un servizio essenziale al Paese e sono consapevoli del ruolo di sostegno all'economia che la Banca e chiamata a svolgere, soprattutto in questo periodo emergenziale. Per queste ragioni, in questi mesi abbiamo chiesto allo Stato, azionista di maggioranza dal 2017, di farsi garante del necessario e non più rinviabile percorso di normalizzazione e risanamento della Banca attraverso un percorso che impegni il ministero dell'Economia e delle Finanze a negoziare il superamento dei vincoli imposti dai regolatori europei, anche prolungando il termine di permanenza dello Stato nel capitale della Banca sino all'effettivo rilancio del Gruppo".