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Si è svolto oggi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy il tavolo di confronto sulla vertenza della Mozarc ex Bellco, storica azienda di Mirandola (Modena) operante nel settore biomedicale.
Durante l’incontro, l’advisor Sernet ha presentato tre offerte vincolanti e due lettere di intenti da parte di investitori interessati al rilancio dell’azienda.
Tra le proposte, due provengono da soggetti del settore biomedicale, mentre una prevede l’integrazione con la produzione di batterie al grafene. In particolare, l’offerta della Tianyi-NorrDia è stata indicata come la più solida e immediatamente realizzabile, pur prevedendo la coesistenza di più attività nell’impianto e la ricollocazione di parte del personale. Il Consorzio Frattini, di matrice italiana, propone il rilancio del marchio Bellco, puntando su manifattura, ricerca e sviluppo, ma restano dubbi sulla solidità finanziaria degli investitori. La terza proposta, della BCI, include l’avvio di attività legate al grafene, ma presenta rischi elevati sul fronte strategico e richiederebbe un ampio utilizzo della Cassa Integrazione Guadagni.
Le organizzazioni sindacali Filctem Cgil e Femca Cisl hanno ribadito la necessità di integrare un piano sociale nel processo di reindustrializzazione per garantire continuità occupazionale e valorizzare le competenze presenti nel distretto biomedicale di Mirandola, il più importante d’Europa. Nessuna delle proposte, tuttavia, assorbirebbe integralmente i dipendenti attuali, includendo lavoratori diretti, indiretti e somministrati.
I sindacati hanno chiesto che il piano sociale preveda incentivi per la ricollocazione del personale verso altre aziende del territorio, accompagnamenti alla pensione e sostegni per progetti di autoimpiego. Hanno inoltre sollecitato il Governo a pronunciarsi rapidamente sull’applicazione della Golden Power e a valutare ulteriori misure di supporto al miglior progetto di reindustrializzazione.
Per il prossimo incontro, fissato il 6 febbraio, i sindacati richiedono che i soggetti interessati illustrino direttamente i loro piani industriali e che sia definito con chiarezza il ruolo degli attori coinvolti, i finanziamenti statali e regionali, gli ammortizzatori sociali e le misure di sostegno al reddito.