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Nel porto di Catania è morto questa mattina Vincenzo Giova, un lavoratore di 52 anni schiacciato da un container. “Ancora un altro tragico infortunio mortale e un altro lavoratore che non fa più ritorno a casa”, scrivono in una nota Filt Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti sull’incidente al porto siciliano dove ha perso la vita un lavoratore marittimo durante le operazioni di carico dei container sulla nave Grimaldi: “Esprimiamo il nostro più sentito cordoglio alla famiglia della vittima e ai colleghi di bordo”.
“Questo incidente tragico - sottolineano le tre organizzazioni sindacali - ci ricorda ancora una volta l'urgenza di rafforzare la sicurezza nei luoghi di lavoro. La formazione continua, l'informazione e l’addestramento sono strumenti fondamentali per evitare che queste tragedie si ripetano. Come previsto nell'ultimo rinnovo contrattuale, abbiamo avviato una campagna di sensibilizzazione per promuovere la sicurezza sul lavoro e per tutelare la vita dei lavoratori”.
“Chiederemo chiarezza sulle dinamiche dell'incidente e soluzioni e azioni per rafforzare ulteriormente le misure di sicurezza, affinchè episodi di questo tipo non si verifichino mai più. La vita e la sicurezza dei lavoratori devono essere la priorità assoluta di tutte le parti coinvolte" concludono Filt Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti.
Cgil e Filt Sicilia, “Subito misure per la sicurezza, a partire dalla nomina del Rls di sito”
La Cgil e la Filt Sicilia in una nota esprimono “rabbia” e “cordoglio” per la morte del marinaio Vincenzo Giova nel porto di Catania, durante il turno di lavoro. “La magistratura accerterà le responsabilità – scrivono Alessandro Grasso, segretario generale della Filt Sicilia e Francesco Lucchesi, segretario confederale della Cgil Sicilia –, ma c’è da constatare che questo incidente non è un evento isolato e che nelle maglie della sicurezza sul lavoro ci sono ancora troppe falle”.
Cgil e Filt Sicilia chiedono dunque all’Autorità di sistema portuale una convocazione per discutere delle misure da adottare per garantire la sicurezza dei lavoratori portuali e dei marittimi. “Chiediamo – dicono Grasso e Lucchesi – di firmare un protocollo per la nomina del Rls di sito, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, figura peraltro prevista dal contratto collettivo nazionale di lavoro”.