L’ultima vittima sul lavoro in Italia era dipendente di Amsa, società che gestisce la raccolta e lo smaltimento di rifiuti a Milano. Si chiamava Maurizio Mazzeo e aveva 52 anni e abitava a Cernusco sul Naviglio. È morto intorno alle 6 di pomeriggio del 24 dicembre, mentre la maggior parte delle persone correva a comprare gli ultimi regali o si stava preparando per la cena. 

Il decesso è avvenuto in via Zama 31, presso l'impianto di Amsa. L'uomo stava lavorando a bordo di un mezzo della società e, secondo quanto si apprende dai vigili del fuoco che hanno estratto il corpo, è rimasto schiacciato tra il mezzo e un'auto parcheggiata. Sono ancora in corso le cause e la dinamica di quanto avvenuto.  

In serata è arrivata la nota di cordoglio dell’azienda. “Amsa esprime profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia di Maurizio Mazzeo, deceduto nel tardo pomeriggio di oggi a seguito di un incidente verificatosi nei pressi dell'impianto di via Zama. Amsa ha da subito assicurato la massima collaborazione alle autorità competenti per stabilire le cause di quanto accaduto”.

Luca Stanzione, Cgil Milano: “Fermiamoci a pensare perché così non può andare avanti”

Su Facebook il commento del segretario generale della Cgil di Milano, Luca Stanzione: “Morire sul lavoro è sempre intollerabile e ingiusto, morire a 52 anni, mentre si presta un servizio alla città, nella notte di Natale è insopportabile. Fermiamoci a pensare perché così non può andare avanti”.

Ancora una volta dobbiamo gridare la nostra rabbia e il nostro dolore – ha commentato Alberto Motta, segretario generale Fp Cgil Milano –. Vicini alla famiglia di Maurizio Mazzeo e ai lavoratori di Amsa”.