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Non si arresta la lunga scia di sangue sul lavoro nel Lazio. L’ultima vittima questa mattina, 3 marzo, all’alba, a Guidonia Montecelio, in provincia di Roma, dove, verso le 4 del mattino, c’è stato l’intervento dei Vigili del Fuoco di Tivoli, in Via Gioacchino Bonnet, per soccorrere un lavoratore rimasto schiacciato dal cancello di ingresso al piazzale dell’azienda di trasporti di cui era dipendente. Secondo le prime ricostruzioni, l'uomo, un romano di 57 anni, era sceso dall'auto per aprire il cancello che ha ceduto e lo ha travolto.
Filt Cgil: “Servono passi in avanti nella sicurezza nell’autotrasporto”
“Sia fatta chiarezza sulle eventuali responsabilità da parte degli enti preposti”. A chiederlo congiuntamente Filt Cgil nazionale e la Filt Cgil di Roma e del Lazio, esprimendo “la nostra vicinanza alla famiglia”, dopo la tragedia sul lavoro a Guidonia Montecelio.
“Le indagini – sottolineano la Filt nazionale e regionale – dimostreranno le eventuali responsabilità ma non possiamo non segnalare che deve essere fatto un notevole passo in avanti da parte delle istituzioni, affinché venga avviato un percorso di verifica delle condizioni di lavoro nel settore del trasporto delle merci e della logistica. In questo settore sempre più frequentemente il luogo di lavoro è rappresentato da piazzali periferici e isolati, dalle condizioni poco agevoli, più simili a campi incolti che a vere e proprie strutture logistiche, con i necessari edifici di ricovero e presidi di sicurezza, obbligatori per legge”.
Cgil, Fillea e Filt Roma Est e Valle Aniene: “Investire sulla sicurezza sia una priorità”
“Il distretto del travertino di Tivoli e Guidonia – scrivono in una nota di commento congiunta la Cgil, la Fillea e la Filt di Roma Est e Valle Aniene – rappresenta per il territorio un settore strategico e fondamentale, che oltre alle aziende del settore ha intorno a sé un indotto composto da molte figure professionali come trasportatori, elettricisti, lavoratori del legno, meccanici. La Cgil ha sempre dato grande attenzione all’indotto, nonostante le complessità dovute alla presenza di tante realtà aziendali piccole e spesso individuali”.
“La tragedia di questa notte, l’ennesima morte sul lavoro che avviene in un settore troppo spesso esposto a rischi elevati, sembra raccontare – si legge nella nota – di una carenza di manutenzione e una scarsa attenzione sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. In attesa di accertamenti e verifiche da parte delle autorità competenti, esprimiamo il nostro cordoglio ai familiari del lavoratore rimasto schiacciato dal cancello e ribadiamo la nostra preoccupazione per la condizione di sicurezza in cui questi lavoratori svolgono le proprie mansioni, sia internamente alle aziende che su strada”.
Nel 2024 nel Lazio 107 persone hanno perso la vita sul lavoro e in soli due mesi del 2025 già 16: a essere più colpiti sono i settori delle costruzioni e dei trasporti. “In questo senso, la Cgil è impegnata su più fronti per migliorare le condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori: sul territorio, a partire anche dalla formazione che sarà un tema importante anche nel rinnovo del contratto di secondo livello che coinvolge molte aziende del distretto e sul piano nazionale, con l’impegno sui referendum abrogativi su cui i cittadini saranno chiamati a esprimersi in primavera, per eliminare precarietà e insicurezza sui luoghi di lavoro.
La salute e la sicurezza – si conclude la nota – sono la priorità: è inaccettabile trovarci di fronte all’ennesima morte sul lavoro che si sarebbe dovuta e potuta evitare”.