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Un uomo di 54 anni di origini calabresi ha perso la vita a Chambave, in Valle d’Aosta. Il suo nome era Antonio Maiorano ed era nato di Belvedere Marittimo, in provincia di Cosenza. Nel pomeriggio di venerdì, 11 aprile, è caduto dal tetto, a circa tre metri di altezza, di una villetta privata nella quale, come titolare di un’impresa edile individuale, stava eseguendo alcuni interventi. Ieri, 15 aprile, è deceduto in seguito alle gravi ferite riportate.
“Nella nostra regione – il commento di Cgil e Uil regionali – ci siamo lasciati alle spalle un 2024 con 5 morti sul lavoro. Non siamo neanche a metà di questo 2025 e si conta il primo morto sul lavoro dell’anno. Numeri che dovrebbero porre un interrogativo a istituzioni e politica. É una strage che ha responsabilità politiche precise, a maggior ragione in Valle d’Aosta dove il numero di ispettori è ridotto al lumicino, anche alla luce dell’accorpamento con il Piemonte”.
“Sta passando il concetto – proseguono – che meno lacci e lacciuoli lasciano libere le imprese di espandersi, che semplificare è meglio. E invece si deregolamenta. È necessario rimettere al centro dell’attenzione la tutela di lavoratrici e lavoratori: senza questa volontà non si potrà arrivare a una decisa inversione di tendenza. Chiediamo per l’ennesima volta un osservatorio strutturato, con la presenza della politica, delle organizzazioni sindacali, delle imprese. Non sono frasi di circostanza o puri slogan fini a se stessi, ma il lavoro deve essere sicuro, perché non esiste che diventi luogo di queste stragi. Il lavoro è vita, non è concepibile che si muoia. È straziante pensare che i lavoratori escano di casa al mattino e non vi facciano più ritorno”.
“L’attenzione deve essere posta verso tutti, lavoratori e impresari, come nel caso specifico di Antonio Maiorano, che tra le altre cose è stato anche nostro iscritto – ha detto Roberto Billotti, segretario generale Fillea Cgil VdA –. Lo conoscevamo ed era una persona rispettosa e con un grande senso del lavoro. Una tragedia. Lascia moglie e figli da soli. Nel caso di Maiorano la situazione è ancora più ingarbugliata visto che era lui stesso il titolare della ditta. È necessaria la massima attenzione, tutti i giorni e in ogni momento che si svolge il proprio lavoro. La salute e la sicurezza di tutti i lavoratori deve essere sempre e comunque messa al primo posto da tutti: istituzioni, politica e individualmente da ognuno di noi”.