Un nuovo incidente mortale è avvenuto nel cantiere della linea 1 della Metropolitana, nel tratto compreso tra il Centro direzionale e Capodichino. A morire di lavoro, Luigi Mancuso, 59 anni, dipendente della società Icm per conto di Metropolitana di Napoli. Luigi lascia due figli e la moglie. "Non possiamo chiamarle 'disgrazie', è urgente rimettere mano alla legislazione nazionale sul lavoro, introducendo il reato di 'omicidio colposo' e riaprire una stagione contrattuale che recuperi un maggiore potere di controllo e contrattazione sull'organizzazione nei luoghi di lavoro". Così, in una nota, il segretario generale della Fillea Cgil di Napoli, Giovanni Passaro.

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"Di fronte all'ennesima morte sul lavoro - afferma il dirigente sindacale -, si solleveranno sempre le solite grida di indignazione e denuncia. Le stesse che ascoltiamo ad ogni infortunio mortale, ormai una media di tre al giorno. Indignazione necessaria e ampiamente motivata, ma non sufficiente. È invece urgente intervenire sulle cause che stanno alla base di questi tragici infortuni. Fuori da ogni scrupolo, è bene non sottovalutare la propensione delle imprese a ridurre i costi, a risparmiare sulla sicurezza, a spingere fino ai limiti irraggiungibili i ritmi di lavoro. La sempre maggiore ricattabilità della forza lavoro, assieme alle responsabilità delle imprese nel ridurre i costi per la sicurezza stanno alla base di questa micidiale impennata di infortuni mortali".

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