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Mantenimento del blocco dei licenziamenti fino alla fine dell’anno, proroga della cassa Covid per tutto il 2021 e misure ad hoc per il settore calzaturiero. Sono le richieste avanzate al ministro del Lavoro, Andrea Orlando, dai segretari nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, che hanno incontrato il ministro insieme ai rappresentanti di Confindustria Moda. Al centro dell’incontro la crisi in cui versa tutto il settore manifatturiero della moda.
“Durante l’incontro – spiegano i dirigenti sindacali Sonia Paoloni, Raffaele Salvatoni, Daniela Piras – abbiamo spiegato al ministro l’importanza per il settore della moda di dare seguito alle richieste dei sindacati confederali di mantenere il blocco dei licenziamenti fino alla fine dell’anno e di prorogare la cassa Covid per tutto il 2021. Provvedimenti che sono prioritari per il settore a causa delle dichiarazioni di esuberi avanzate dai grandi gruppi della moda e per fronteggiare la crisi gravissima provocata dalla pandemia, che vede la moda tra i settori in assoluto più colpiti.
La richiesta di prorogare la cassa Covid, in particolare, era già contenuta nel documento congiunto sottoscritto dalle parti sociali nello scorso settembre. La proroga, che scadrà il 30 giugno, è necessaria per tutelare i lavoratori e le professionalità presenti in questo complesso e articolato sistema industriale, che altrimenti rischia di perdere il know how acquisito negli anni per effetto della crisi, oltre a un suo drammatico ridimensionamento, che sta producendo un impatto occupazionale difficile da gestire per l’intero Paese.
I tre segretari nazionali hanno inoltre chiesto a Orlando di aprire un tavolo specifico per il settore calzaturiero, maggiormente condizionato e messo in ginocchio per le ricadute economiche che l’emergenza sanitaria ha avuto, per valutare l’estensione degli sgravi relativi al cuneo fiscale che il Governo ha già deciso per le regioni del Sud. “L’allargamento di questo provvedimento a tutto il territorio nazionale per i lavoratori del calzaturiero – aggiungono i segretari nazionali - è l’unico modo per eliminare il rischio di dumping tra aziende del sud e aziende del centro e del nord, che altrimenti si andrebbe naturalmente a comporre”.
“Il ministro, nel suo intervento, si è detto disponibile all’apertura di un ‘tavolo’ ministeriale congiunto col Mise per il settore calzaturiero e ha compreso e condiviso con noi le preoccupazioni per la crisi del settore della moda. Ha poi ribadito che si impegnerà a individuare misure, sia selettive che generali, per l’abbassamento dei costi fino all’azzeramento per l’accesso alla cassa integrazione, e a determinare strumenti che favoriscano il ricambio generazionale. Per quanto riguarda la nostra richiesta sulla proroga del blocco dei licenziamenti il ministro ha dichiarato che rispetto a questo tema ci sono difficoltà e contrasti all’interno del Governo. Noi - hanno concluso i segretari nazionali al termine dell’incontro – abbiamo ribadito la necessità di fare chiarezza e di provvedere subito a prorogare il blocco, per evitare che nella moda vi siano tagli drammatici all’occupazione, un rischio che il Governo ha il dovere di scongiurare”.