"Chiamata diretta e titolarità di ambito sono state cancellate, e con loro una brutta pagina della legge 107/2015: questo, è il senso dell'accordo raggiunto sul ccni mobilità 2019/2022. Sono state ripristinate le modalità di trasferimento precedenti, dopo la confusione generata dal sistema della 'Buona scuola'. È stata data una risposta concreta alle migliaia di docenti che, vittime dell’algoritmo, sono stati catapultati dopo l'assunzione a migliaia di chilometri da casa". È quanto si legge in una nota della Flc Cgil.
"Il nuovo contratto rende trasparenti, certe e condivise, le regole e le procedure della mobilità, coniugando la continuità didattica con la dignità del lavoro. Il contratto è uno strumento flessibile e al contempo rigoroso che, attraverso una programmazione triennale e alcune fasi transitorie, prova a ricostruire il percorso di normalità stravolto nell’ultimo triennio. Le difficoltà politiche poste dall’amministrazione sono state superate grazie a un'opposizione ferma della nostra delegazione che, di fronte alle proposte inaccettabili della controparte, ha puntualmente presentato controproposte più rispettose delle professionalità del mondo della scuola", prosegue la nota.
"Ancora una volta l’unità sindacale ha dato i suoi frutti: l’elaborazione di soluzioni unitarie ha permesso di costruire un fronte comune che certamente ha determinato il positivo andamento della trattativa. Possiamo affermare che, almeno per quello che riguarda la mobilità, la '107' è stata superata, per contratto prima ancora che per legge. La Flc continuerà a dare battaglia agli altri aspetti negativi della legge, che ancora oggi determinano diverse ingiustizie nel mondo della scuola, l’obbligatorietà del monte ore nell’alternanza scuola-lavoro, lo stravolgimento del ruolo degli organi collegiali, la valutazione dei dirigenti scolastici, per citarne alcuni, ma sempre chiedendo il consenso di lavoratori e lavoratrici, che già a gennaio saranno chiamati a esprimersi su questa ipotesi di Ccni", conclude il sindacato.