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Il futuro si costruisce nel presente, minuto per minuto. Questo è il senso di una giornata come quella di oggi, 10 maggio, che diventa pietra miliare del percorso referendario iniziato dalla Cgil con la presentazione dei quattro quesiti per un lavoro stabile, dignitoso, tutelato e sicuro.
In piena campagna di raccolta firme oggi in oltre 700 luoghi di lavoro la Cgil ha convocato le assemblee con i lavoratori per spiegare, in poche semplici parole, perché mettere la propria firma in calce a questi quesiti avvicinerebbe il Paese a un cambiamento che si è reso sempre più necessario e urgente.
Una cesura netta con la precarietà dilagante, con la parcellizzazione del processo produttivo dettata dal sistema degli appalti al massimo ribasso, causa di una mancanza sempre più evidente di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Il futuro si costruisce nel presente e i grandi passi sono il frutto dell’agire collettivo, del coinvolgimento, della partecipazione. Si punta in alto, partendo dal basso, dalla base della piramide, da milioni di lavoratori, di pensionati, di cittadini che spingono per il cambiamento. Oggi e nei prossimi giorni, con quasi 4mila assemblee calendarizzate che rimbalzano dagli elenchi che si aggiornano di continuo al quarto piano della sede di Corso Italia, la Cgil parlerà con il territorio, spiegando e convincendo, se ce ne fosse bisogno, un lavoratore alla volta a firmare perché si arrivi al voto. Per abrogare le norme che negli anni hanno costruito questa gabbia, svilendo il lavoro e colpendo i diritti.
Tutti i settori e le categorie che li rappresentano, tutti i territori, dalle regioni alle provincie e alle zone più sperdute, si stanno attivando per spiegare e far firmare. Impossibile elencarli tutti. Citiamo Venezia dove sarà presente il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, che sarà prima insieme alle tute blu di Fincantieri, poi in assemblea con tutti i delegati e i dirigenti della provincia. Anche lui, come altre mille voci della Cgil, si metterà a disposizione di iscritti, militanti e lavoratori per spiegare perché è giusto appoggiare i referendum con una firma. Per arrivare a un lavoro stabile, dignitoso, tutelato e sicuro.