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Si sono riuniti questa mattina in assemblea i lavoratori della Pavimental colleghi di Luigi Rinaldi, operaio edile bergamasco di 63 anni che ieri pomeriggio ha perso la vita colpito da una benna nel cantiere della superstrada Rho-Monza. Coinvolto nell'infortunio anche un altro operaio ultra sessantenne, tuttora ricoverato in stato di shock.
L’ennesimo infortunio mortale in edilizia. Nell’anno appena trascorso 116 i lavoratori deceduti nei cantieri edili, di cui 16 in Lombardia e 12 sul territorio della città metropolitana di Milano. "Necessaria - si legge in una nota della Rsu Pavimental e delle organizzazioni sindacali provinciali - una maggiore attenzione delle istituzioni: Prefettura, Regione Lombardia e Città Metropolitana in primis, oltre a tutti i soggetti che operano nei cantieri. La ripresa e l’uscita dalla crisi del settore non possono essere sostenute con la vita dei lavoratori".
"Necessario che il tema della sicurezza nei cantieri e in generale in tutti i luoghi di lavoro torni a essere in cima alle nostre priorità, la sicurezza deve rappresentare il primo investimento, si devono mettere in atto tutte le misure di prevenzione, formare adeguatamente e in modo costante i lavoratori, aumentare significativamente i controlli interni e dei soggetti esterni di vigilanza e sanzionare pesantemente le irregolarità.
Inoltre in un settore così esposto e così usurante bisogna trovare il modo di anticipare l’uscita pensionistica senza eccessive penalizzazioni per i lavoratori, evitando che operai in età avanzata, negli ultimi anni di attività, siano adibiti a mansioni che richiedono particolare livello di attenzione e prontezza. Luigi aveva già avviato il percorso di preparazione al pensionamento, gli mancavano pochi contributi e purtroppo non è riuscito a beneficiare dell’anticipo pensionistico per gli edili introdotto con l’ultima manovra dal 2022. Se questa norma fosse stata adottata prima, forse oggi Luigi sarebbe stato a casa a godersi la pensione.
Sul luogo dell’incidente sono intervenute le autorità competenti, in attesa che si chiariscano le dinamiche dell’infortunio, stiamo valutando le iniziative da intraprendere, a partire da un approfondimento sulle condizioni di sicurezza nel cantiere. Intanto oggi i lavoratori si sono fermati e la loro assemblea ha deciso di destinare la retribuzione di una giornata di lavoro al sostegno della famiglia di Luigi e del collega tuttora ricoverato. Un gesto di grande sensibilità e solidarietà da parte dei lavoratori che in questo modo hanno voluto esprimere tutto il loro cordoglio e la loro vicinanza ai colleghi".
Anche le Segreterie Sindacali milanesi di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil sono vicine al dolore dei famigliari di Luigi e al secondo lavoratore coinvolto e si rendono fin da ora disponibili per qualsiasi tipo di assistenza.