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Si è interrotta la trattativa tra Federmeccanica-Assistal e Fiom, Fim e Uilm, per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici 2024-2027. È quanto si apprende al termine del tavolo di oggi, a causa delle distanze riscontrate tra le parti sulle proposte relative agli aumenti salariali.
I sindacati hanno annunciato l’avvio della mobilitazione, con assemblee in tutti i luoghi di lavoro, fino allo sciopero di 8 ore su base territoriale, da programmare nelle prossime settimane, oltre al blocco delle flessibilità e degli straordinari.
“Federmeccanica e Assistal, dicendo no a tutte le nostre richieste, hanno di fatto rotto la trattativa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici”. Così il leader Fiom, Michele De Palma, al termine del tavolo con le associazioni datoriali.
“Hanno detto di no all’aumento del salario, alla stabilità dei rapporti di lavoro, a garantire a lavoratrici e lavoratori degli appalti diritti che altrimenti non sarebbero riconosciuti”, incalza il segretario, affermando che “per questo motivo abbiamo deciso unitariamente di dichiarare 8 ore di sciopero in tutti gli stabilimenti in cui si applica il ccnl”.
Per il leader della Fiom “la trattativa nel merito non è ancora partita perché la “contropiattaforma” presentata dalle organizzazioni imprenditoriali non risponde alle rivendicazioni fatte in 6 mesi di incontri. È chiaro che non ci sono le condizioni per poter proseguire”.
In particolare, continua, “sulla parte economica, Federmeccanica e Assistal non vogliono dare certezze agli aumenti del salario cancellando la struttura contrattuale dell’ultimo ccnl del 2021”.
Non si tratta solo di “quantità economiche nel loro complesso, ma ancora più grave è che siamo di fronte a piani diversi di confronto per responsabilità di Federmeccanica e Assistal”. Infatti, sottolinea il leader della Fiom, “le organizzazioni imprenditoriali propongono un cambio della struttura contrattuale. Per noi invece l'impianto contrattuale dell'ultimo rinnovo va confermato e rafforzato. La struttura degli aumenti per incrementare la retribuzione è un elemento fondamentale del modello contrattuale”.
E ancora: “Siamo consapevoli della crisi dei principali settori dell'industria, il contratto nazionale è uno strumento per affrontare una fase delicata e per rivendicare interventi del governo”.
“Fim, Fiom, Uilm faranno tutto quello che è nelle loro responsabilità per rinnovare il contratto nazionale dei metalmeccanici” conclude.