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Milano, Firenze, Napoli: i lavoratori metalmeccanici sciopereranno in tutta Italia venerdì 14 giugno con tre grandi manifestazioni in contemporanea, per chiedere al governo e alle imprese di mettere al centro il lavoro, i salari, i diritti. La decisione di Fim Fiom Uilm di indire uno sciopero di 8 ore è determinata dalla sempre maggiore incertezza sul futuro vista la contrazione della produzione industriale, la perdita di valore del lavoro, l'aumento degli infortuni e dei morti sul lavoro. Lavoro e investimenti devono essere rimessi al centro dell’agenda politica, scandiscono le organizzazioni delle tute blu.
Mentre i sette bus diretti a Roma per il nuovo incontro tra sindacati ed azienda erano già in moto nel piazzale dello stabilimento Whirlpool di via Argine a Napoli, sulle scale d’ingresso agli uffici i segretari generali di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Campania hanno incontrato i giornalisti per illustrare i dettagli e le motivazioni dello sciopero generale dei metalmeccanici che vedrà in Napoli una delle tre tappe nazionali. La segretaria generale della Fiom Cgil nazionale, Francesca Re David, terrà il comizio finale in piazza Matteotti, dove terminerà il corteo in partenza alle 9:00 da piazza Mancini, che prevede la presenza di oltre 10mila metalmeccanici da tutto il Mezzogiorno e sarà aperto proprio dagli operai della Whirlpool. “Lo sciopero di venerdì - ha affermato il segretario generale della Fiom Campania, Massimiliano Guglielmi - è importantissimo per il Sud. La vertenza Whirlpool ha assunto una valenza più generale per la difesa del lavoro nel Mezzogiorno. Gli operai di via Argine apriranno il corteo e dopo di loro ci saranno tutte le delegazioni del Sud”. Nel capoluogo partenopeo confluiranno i lavoratori di Campania, Lazio, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.
A Firenze confluiranno anche i lavoratori di Emilia Romagna, Liguria, Marche e Umbria. In Toscana, sottolineano i sindacati, sono oltre 80 mila gli addetti all'industria metalmeccanica, ci sono crisi pesanti ancora aperte, come Aferpi, Kme, e Bekaert, e sono necessari ulteriori ammortizzatori sociali per far fronte alla crisi. A Firenze la manifestazione partirà da piazza Cavalleggeri alle 9.30 per arrivare a piazza SS. Annunziata dove è previsto l'intervento conclusivo di Rocco Palombella, segretario nazionale della Uilm.
“Tre piazze, Milano, Firenze, Napoli, saranno invase da migliaia di metalmeccanici di Fim, Fiom, Uilm di tutt'Italia che sciopereranno per rivendicare, da questo governo, che vengano rimesse in primo piano l'industria, il lavoro e l'equità sociale". Lo ricorda il segretario generale della Fim Cisl Marco Bentivogli, che interverrà a Milano. "Gli investimenti industriali stanno rallentando, l'industria manifatturiera frena e tantissime aziende continuano a soffrire. 160 tavoli di crisi aperti al Ministero dello Sviluppo Economico, a gennaio erano 138 e il numero dei lavoratori che rischiano di perdere il lavoro, a seconda della piega che prenderanno le vertenze, va dagli 80.000 ai 280.000, contemporaneamente stanno aumentano gli incidenti e le morti sul lavoro, di oggi l'ennesimo incidente mortale", spiega Bentivogli, aggiungendo che "ad aprile l'utilizzo della cassa integrazione e' aumentato del 78% rispetto all'anno prima e del 79% sul mese di marzo". "Di questo passo il 2019 rischia di contare un milione di ore di cassa integrazione che coinciderebbero con un crollo della produzione industriale, con un impoverimento produttivo, con il continuo aumento del debito pubblico e con la riesplosione dello spread. Se queste sono le premesse a meta' anno, il 2019 non sara' un 'anno bellissimo’. Il Governo deve invertire rotta - chiede Bentivogli -, puntare su lavoro e sugli investimenti industriali, altrimenti perderemo le occasioni per restare competitivi nel mercato globale con prodotti ad alto contenuto innovativo consolidare l'occupazione, stabilizzare i lavoratori precari e migliorare la produttivita', vero dramma del Paese e unica leva per liberare gli investimenti delle imprese e far crescere i salari".