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Matteo Leone non ce l'ha fatta. È morto durante la notte, all'ospedale di Salerno, l'operaio che, nel primo pomeriggio di ieri, 25 maggio, era rimasto ferito in un infortunio sul lavoro al porto. Erano troppo gravi le lesioni riportate dal trentenne lavoratore della Compagnia Portuale, molto conosciuto in città. È l'ultima vittima di una lunga strage che conta una media di tre morti sul lavoro al giorno.
Matteo Leone era al lavoro al Molo 10 del porto di Salerno. Ha lottato per vivere, Matteo. Due anni fa aveva sconfitto la leucemia ma ieri non ce l'ha fatta. Le cause dell'incidente sono da chiarire, ma secondo una prima ricostruzione Matteo Leone sarebbe stato investito da una macchina operatrice, probabilmente un carrello. Le indagini sono affidate alla polizia di frontiera e alla capitaneria di porto.
Le segreterie regionali e provinciali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, dalle due della scorsa notte, hanno indetto uno sciopero di 24 ore per i lavoratori del porto di Salerno. "È inaccettabile - commentano - che un giovane possa morire mentre compie il proprio dovere, perché lavoro non deve significare morte". I sindacati manifestano "tutta la loro solidarietà e vicinanza alla famiglia e a tutti i lavoratori portuali. La sicurezza nei luoghi di lavoro è un diritto fondamentale e irrinunciabile".
“La strage di lavoratori non si ferma e le parole di condanna non servono a nulla, occorre fare qualcosa”. Così unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti nazionali: “Occorre - chiedono le organizzazioni sindacali - completare l’iter di aggiornamento del Dlgs 272/99 di adeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori addetti alle operazioni portuali, fermo da 10 anni, e occorre trovare soluzioni incisive affinché la cultura della sicurezza individuale e collettiva diventi patrimonio di tutti i lavoratori oltre a dare un conforto economico alle famiglie delle vittime per essere loro vicini non solo con le parole”. “In questo ennesimo tragico momento - affermano infine le tre sigle di categoria - ci uniamo al dolore della famiglia del lavoratore e ai colleghi del porto di Salerno che questa notte hanno vegliato su di lui mentre lottava contro la morte. I portuali d'Italia si fermeranno un’ora nella giornata odierna e le sirene suoneranno a lutto alle 12”.
Tanti i messaggi di cordoglio apparsi sui social per ricordare Matteo.
"Inimmaginabile perdere la vita nello svolgimento del proprio dovere. Il lavoro non deve significare morte. Pieno sostegno alla famiglia del lavoratore deceduto e a tutti i colleghi", sono le parole di cordoglio di Gerardo Arpino, segretario generale della Filt Cgil di Salerno.