“Tante famiglie non reggono l'aumento del costo della vita. I salari insufficienti sono una grande questione per l'Italia”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Latina per la celebrazione della Festa del Lavoro.

“In questo periodo – ha spiegato il Capo dello Stato - si registrano segnali incoraggianti sui livelli di occupazione. Dall’altro lato però permangono aspetti di preoccupazione sui livelli salariali, come segnalano i dati statistici e anche l’ultimo rapporto mondiale 2024-2025 dell'Organizzazione internazionale del lavoro”.

Il salario quindi deve tornare al centro: “Sappiamo tutti come le questioni salariali siano fondamentali per la riduzione delle disuguaglianze, per un equo godimento dei frutti offerti dall'innovazione, dal progresso”, ha aggiunto.

Se i salari sono troppo bassi, inoltre, “incidono anche sul preoccupante calo demografico, perché i giovani incontrano difficoltà a progettare con solidità il proprio futuro”.

Un passaggio anche sugli infortuni sul lavoro. Così Mattarella: “Quella delle morti sul lavoro è una piaga che non accenna ad arrestarsi e che, nel nostro Paese ha già mietuto, in questi primi mesi, centinaia di vite, con altrettante famiglie consegnate alla disperazione. Non sono tollerabili né indifferenza né rassegnazione”.