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È stato sottoscritto presso il ministero del Lavoro il contratto di espansione il cui ricorso era stato deciso tra le parti nell’intesa del 15 febbraio scorso. Il contratto ribadisce gli impegni dell’azienda per l’innovazione e la transizione tecnologica in tutte le divisioni attraverso gli investimenti, la formazione e le assunzioni di nuove professionalità. Lo affermano in una nota congiunta Fim, Fiom, Uilm, Fismic, UglM e AqcfR.
Il programma di formazione prevede il coinvolgimento di circa ottocento lavoratrici e lavoratori, l’erogazione di ventimila ore di formazione in 108 corsi. Gli obiettivi principali, in linea con il piano di investimenti, sono l’innovazione tecnica nei diversi ambiti di prodotto e la trasformazione digitale dei processi. Saranno coinvolti i lavoratori delle funzioni centrali, impiegati e tecnici, la formazione sarà svolta durante l’orario di lavoro a totale carico dell’azienda.
Il piano di assunzione prevede un massimo di 107 ingressi, nel rapporto di 1 a 3 con le uscite volontarie, 89 nel 2022 e 23 entro il primo trimestre del 2023. Infine il contratto di espansione darà la possibilità a 250 lavoratori di uscire anticipatamente per agganciarsi alla pensione entro i prossimi 5 anni risolvendo consensualmente il rapporto di lavoro entro il 30 giugno 2022.
"Le lavoratrici e i lavoratori - proseguono le sigle - dovranno esplicitare la propria manifestazione di interesse all’azienda entro il prossimo 31 marzo. Solo a seguito della verifica dei requisiti e del conteggio dell’indennità spettante, da parte dell’Inps, i lavoratori potranno dare adesione definitiva al percorso. L’indennità mensile che formalmente sarà retribuita dall’INPS è erogata dall’azienda e sarà commisurata al trattamento pensionistico lordo maturato dal lavoratore al momento della cessazione del rapporto di lavoro, come previsto dalla norma e determinato dall’Inps".
"Con la sottoscrizione del contratto di espansione prosegue il percorso stabilito dall’accordo del 15 febbraio, occorre ora monitorare il programma di formazione e far partire il confronto sul piano industriale attraverso incontri specifici con le segreterie nazionali, le strutture territoriali e le Rsa, volti alla verifica delle missioni produttive degli stabilimenti e dell’andamento del piano di assunzione".