Giovedì 8 agosto ricorre il 63esimo anniversario della tragedia di Marcinelle dove, nel 1956, avvenne una delle più gravi tragedie minerarie della storia, nella miniera di carbone di Bois du Cazier (appena fuori la cittadina belga di Marcinelle) dove si sviluppò un incendio che causò una strage. 262 minatori morirono, per le ustioni, il fumo e i gas tossici. 136 erano italiani.
"La ricorrenza – afferma la Cgil di Parma che per commemorare l'anniversario anche quest'anno esporrà le proprie bandiere listate a lutto – è da sempre per noi un’occasione significativa per rendere omaggio all’emigrazione italiana, alle sue tante vittime e a quanti, nella ricerca di una vita migliore, hanno sofferto e soffrono sfruttamento, discriminazioni e razzismo. Allo stesso tempo richiama all’impegno, oggi più che mai attuale, per confermare e salvaguardare i valori profondi della costruzione europea – a partire dal suo modello sociale – che hanno trovato nel sacrificio di tanti lavoratori e di tanti emigranti la base materiale per il superamento dei conflitti e dei nazionalismi e per l’abbattimento delle frontiere".
"Una storia che purtroppo – conclude il sindacato – si ripete ancora oggi, e della quale quella che viene definita l'emergenza migratoria nel nostro Paese e nel resto del mondo è solo la rappresentazione più evidente. Allora i 'profughi', i 'migranti' eravamo noi, un retaggio che per certi versi sbaglieremmo a considerare definitivamente alle nostre spalle".