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Presso la sede della Marchesini group a Pianoro (Bologna), anche alla presenza del Presidente del cda, Maurizio Marchesini, è stato firmato da Fiom Cgil, Rsu e azienda, assistita da Confindustria Emilia, il nuovo contratto integrativo di lavoro per i 1.500 dipendenti del gruppo, leader nel settore del packaging.
Per la Fiom di Siena era presente il segretario generale Massimo Onori e la Rsu dello stabilimento senese di Monteriggioni, sito produttivo della divisione Corima che occupa circa 150 addetti, impiegati nella creazione di macchine per il confezionamento farmaceutico. La firma del rinnovo contrattuale aziendale è giunta dopo lo svolgimento delle assemblee dei lavoratori in tutti i siti del gruppo - oltre a Monteriggioni, Barberino (FI), Carpi (MO), Latina (LT) e Cerro Maggiore (MI) - e a seguito dell’approvazione dell’ipotesi di accordo da parte dei dipendenti tramite referendum: la consultazione ha registrato una grande partecipazione e l’intesa è stata approvata con il 98% di voti favorevoli; nella sede di Monteriggioni è stato raggiunto il 100% dei consensi.
“Il nuovo integrativo prevede un importante avanzamento nelle relazioni industriali, - spiegano le rappresentanze senesi - con un impegno di informazione alla Fiom Cgil e alla Rsu in merito alle decisioni strategiche sulle politiche dell’Azienda. Vengono poi aumentate da 150 a 200 le ore di permesso per i dipendenti che intraprendono studi per conseguire un titolo inerente alle attività della Marchesini ed è prevista anche la creazione di una specifica commissione paritetica per approfondire i nuovi criteri di professionalità contenuti nel Contratto Nazionale dell’Industria Metalmeccanica. Significativo anche il capitolo sugli appalti, che prevede, tra l’altro, la ‘messa al bando’, da parte del gruppo, di imprese che applicano i cosiddetti ‘contratti pirata’ firmati da organizzazioni sindacali non assolutamente rappresentative dei lavoratori”.
“Inoltre, l’accordo prevede l’incremento del contributo aziendale, pari al 2,5% a regime, per coloro che sono iscritti alla previdenza complementare contrattuale (fondo pensione Cometa) - sottolineano Fiom e Rsu - e per quanto riguarda i diritti individuali ci sono varie importanti novità: vengono ampliati i permessi aggiuntivi, totalmente a carico dell’Impresa, per recarsi a visite mediche specialistiche, comprese quelle odontoiatriche escluse nel precedente contratto integrativo; viene istituito un ulteriore pacchetto aggiuntivo di otto ore annue per l’accompagnamento di familiari a visite mediche. Grande attenzione anche al tema della genitorialità, riconoscendo al neo-genitore che usufruirà del congedo parentale un’indennità pari al 20% della retribuzione per i primi 30 giorni che andrà ad aggiungersi all’indennità a carico dell’Inps”.
“Sulla parte economica, viene confermata la parte fissa consolidata nel passato che vale mediamente 500 euro all’anno, - prosegue il sindacato - mentre il premio annuale riparametrato sui livelli aumenterà a regime di 580 euro, passando da 2.470 a 3.050 euro al livello C3 (ex 5 livello). Fra l’altro, nel mese di novembre 2022, un pre-accordo sindacale aveva portato a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori del Gruppo la cifra netta di 250 euro di welfare e 200 euro di buoni carburante”.
“La Fiom e tutte le Rsu degli stabilimenti – conclude il sindacato - hanno espresso grande soddisfazione per il lavoro svolto e soprattutto per un’approvazione così netta dell’ipotesi d'intesa da parte delle lavoratrici e dei lavoratori”.