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È ancora aperto il confronto nella ricerca di soluzioni immediatamente praticabili per fronteggiare la crisi del consorzio Manital, attivo nel campo degli appalti multiservizi, che da tempo non paga i lavoratori (10 mila in tutta Italia). Dall’incontro di venerdì 26 luglio, cui hanno partecipato funzionari dei ministeri dello Sviluppo Economico e del Lavoro, è emersa la volontà di coinvolgere quanto prima Manitalidea e tutte le Società consorziate, con la convocazione di un nuovo incontro, fissato a domani, martedì 30 luglio.
In occasione dello sciopero generale dei lavoratori Manitalidea e delle società consorziate e del presidio davanti al ministero del Lavoro, le organizzazioni sindacali sono state ricevute con una delegazione composta da funzionari e delegati di lavoratrici e lavoratori. Filcams, Fisascat e Uiltrasporti, ribadendo le ragioni della protesta ai funzionari ministeriali, hanno presentato (per l’ennesima volta) l’analisi della situazione economica di Manital che, a parere dei sindacati, "è oramai in crisi conclamata e difficilmente reversibile. È stata sottolineata la necessità di un confronto con tutti i soggetti coinvolti - si legge in una nota delle sigle sindacali - per fare definitiva chiarezza sullo stato dell’impresa e trovare soluzioni strutturali, senza escluderne alcuna, che devono garantire i pagamenti degli stipendi e delle competenze dovute alle scadenze previste".
I sindacati hanno inoltre chiesto che il Mise e il ministero del Lavoro prendano in carico la vertenza Manital "adoperandosi fattivamente per dare risposte positive ai 10mila lavoratrici e lavoratori oramai esasperati". "Nella convinzione che la conquista di un tavolo istituzionale, frutto delle iniziative di lotta messe in campo dai lavoratori e dai sindacati in questi mesi, debba necessariamente fornire risposte immediate e positive alle giuste rivendicazioni delle lavoratrici e dei lavoratori, Filcams, Fisascat e Uiltrasporti ritengono sia necessario continuare ad agire con tutti gli strumenti e azioni per sostenere la vertenza dei dipendenti di Manital e società consorziate", conclude la nota unitaria dei sindacati.