"Nel settore c'è la necessità di una visione d'insieme per contrastare alcune scelte. Attualmente il vero driver della logistica che determina il servizio è sempre di più l'armatore con una penetrazione verticale nel sistema dei trasporti e questo fenomeno non è indifferente per chi fa all'ultimo miglio come la cooperazione". Così ha esordito il segretario generale della Filt Cgil, Stefano Malorgio, nel suio intervento all'assemblea nazionale di Legacoop.

Sul piano più strettamente istituzionale e politico, secondo quanto ha detto all'assemblea: "Bisogna salvaguardare l'importante lavoro fatto dal ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili sul Piano nazionale trasporti e logistica e chiederne applicazione e continuità al nuovo ministero, perché quel documento rappresenta lo strumento su cui bisogna continuare a lavorare per fare sistema altrimenti le conseguenze rischiano di pagarle i soggetti più deboli che sono i lavoratori e anche le cooperative".

Sul fronte lavoro "c’è la necessità di introdurre nel nuovo contratto trasporto merci, logistica e spedizione, su cui tra poco inizieremo a ragionare, non solo un tema di recupero salariale ma anche un nuovo e più avanzato ragionamento per le nuove leve sul rapporto tra tempi di vita e tempi di lavoro. Chi fa autotrasporto a livello internazionale questo tema lo conosce benissimo. Il rischio che altrimenti corriamo è di non trovare nuova manodopera. Per il contratto c'è anche il tema della formazione dei lavoratori che andranno incontro al fenomeno di una trasformazione tecnologica: per esempio nei magazzini, dove si va verso un'automazione sempre più spinta che può avere impatti occupazionali ma può anche rappresentare una grande opportunità di riqualificazione per i lavoratori del settore".

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