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Logista annuncia la chiusura del magazzino di Maddaloni, in provincia di Caserta. Saranno cento le persone licenziate. Cento famiglie entreranno in crisi. Ferma condanna e opposizione dei sindacati: Sciopero a tempo indeterminato e assemblea permanente dei lavoratori. “Un simile e grave annuncio senza un piano industriale, senza alcuna crisi aziendale - denunciano Angelo Lustro, segretario generale Filt Cgil Caserta, Igor Prata, segretario generale Flai Cgil Caserta e Pasquale Federico segretario generale dela Fit Cisl - Nell’ultimo coordinamento nazionale la stessa azienda ha infatti descritto una situazione florida, con dei numeri di bilancio positivi, in linea con gli ultimi anni che hanno visto Logista fatturare decine di milioni di euro in Italia. Desta stupore - proseguono Lustro, Prata e Federico- che un’azienda che ha rapporti con un settore strategico come i monopoli di stato adotti simili comportamenti, completamente irresponsabili, generando confusione e paura tra gli oltre cento tra lavoratori diretti e della ditta in appalto, in quella che è un’operazione volta esclusivamente alla massimizzazione del profitto sulla pelle dei lavoratori e delle loro famiglie, senza alcun riguardo per l’indotto, il tessuto sociale ed economico del territorio”.
“Contro una scelta che ricadrà irrimediabilmente su oltre cento famiglie abbiamo immediatamente scritto al Prefetto, al Mise e alla Regione Campania chiedendo un intervento urgente, e indetto uno sciopero con assemblea permanente che proseguirà a oltranza.
Non ci fermeremo - concludono i tre dirigenti sindacali - fin quando l’azienda non tornerà sui suoi passi. Il sito di Maddaloni non si chiude”.
Sulla vicenda è arrivato anche il commento di Sara Palazzoli, segretaria nazionale Flai Cgil.
“Siamo con tutti i lavoratori in sciopero e con stupore e preoccupazione assistiamo a una decisione improvvisa e inaspettata da parte di una azienda che non ha manifestato mai, in questi, mesi crisi e sofferenza. Porteremo avanti, tutti insieme, la battaglia affinché l’azienda ritiri le sue scelerate decisioni: il sito di Maddaloni non può chiudere! Parliamo di territori che già vivono difficoltà e crisi occupazionali importanti, cui non si può aggiungere anche questa.
Non possiamo accettare scelte dettate solo dalla ricerca del massimo profitto, tutto sulla pelle dei lavoratori e del territorio con il suo indotto. Metteremo in campo tutte le iniziative per scongiurare una ennesima chiusura e difendere i posti di lavoro”.