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Il gruppo Igt, proprietario della storica azienda italiana Lottomatica, ha annunciato la vendita della società alla Gamenet, altra azienda italiana del settore giochi. “Da mesi il gruppo è in continua riorganizzazione e rimodulazione delle attività, con l’Italia che diventa sempre più secondaria nelle scelte aziendali e con il peso del gruppo che si sposta sempre più a livello internazionale”, spiega il coordinatore nazionale Lottomatica per la Fiom Cgil Fabrizio Potetti, dicendosi molto preoccupato “per le scelte del management, tutte focalizzate sul recupero di cash flow, sull’abbattimento del debito e la remunerazione degli azionisti, a scapito di investimenti e scelte sul lungo periodo, delle prospettive industriali e professionali”.
Il governo si era impegnato a convocare un tavolo a breve dopo un presidio sotto al ministero dello Sviluppo economico, ricorda l’esponente sindacale, rilevando che “nel frattempo la società procede spedita verso la disgregazione del gruppo, che ha visto con quest’ultima cessione anche la vendita dello storico brand”. Potetti evidenzia che “Lottomatica ha negato il pagamento dei premi e ha fatto fare la cassa integrazione ai dipendenti italiani aumentando le attività in Romania, ha disinvestito in tutte le sedi periferiche e ha smembrato la società in tante piccole realtà, utilizzando risorse pubbliche e avendo sedi legali e fiscali all’estero (come gruppo)”.
Per la Fiom, dunque, è il momento che il governo “convochi un incontro per chiedere alla società quali ulteriori scelte sono dietro l’angolo e, soprattutto, quali effetti avranno sulle lavoratrici e sui lavoratori italiani”. L’esponente sindacale rammenta anche “che l’azienda è una concessionaria pubblica e che non può essere consentito a chi lavora con i soldi e le attività concesse dallo Stato, quindi da tutti i cittadini, di comportarsi in questo modo. Questo è sicuramente un cattivo esempio di come la politica e le istituzioni non riescano a esercitare una politica di indirizzo”.