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Nella giornata di ieri (3 maggio) Loris Scarpa, già segretario della Fiom padovana dal 2015, è stato eletto segretario generale della Fiom di Rovigo. Scarpa manterrà i due incarichi all’interno di un progetto di accorpamento funzionale dei due territori veneti. L’assemblea generale dei delegati e delle delegate della Fiom Rovigo ha votato nell’assemblea del 22 aprile scorso il dispositivo che crea questa unione sinergica fra le due Fiom territoriali (dispositivo votato e approvato anche dall’assemblea della Fiom di Padova il giorno prima), mentre oggi ha espresso il proprio voto per il nuovo segretario, che succede a Riccardo Bego (il quale rimarrà nella segreteria della Fiom rodigina), con 28 voti favorevoli, un contrario e un astenuto.
All’assemblea odierna erano presenti anche i segretari generali delle Camere del Lavoro di Padova e di Rovigo, Aldo Marturano e Pieralberto Colombo, il segretario generale della Fiom del Veneto Antonio Silvestri e il segretario organizzativo nazionale Luca Trevisan. Quella sancita oggi non è una fusione fra le due segreterie, ma un accorpamento funzionale che vuole mettere insieme le potenzialità e le competenze delle due realtà in modo da liberare risorse per rendere ancora più efficace la presenza della Fiom nei luoghi di lavoro delle due province. I territori di Padova e Rovigo sono due territori in salute con un andamento del tesseramento positivo che insieme arrivano a circa 10.000 iscritti e iscritte nella complessità delle due province.
Loris Scarpa, nato il 18 maggio 1975 a Mestre, inizia a lavorare nel 1995 come operaio in un mobilificio della sinistra Piave. Inizia l’attività sindacale come delegato nel 1997 e poi viene distaccato nel 2001 in Fillea come funzionario nell’alta trevigiana. Nel 2002 entra nella segreteria della Fiom di Treviso con il segretario generale Candido Omiciuolo. Terminato il mandato a Treviso approda alla Fiom di Padova nel 2011 e viene eletto segretario generale il 5 marzo 2015, carica per la quale riceve la conferma con il voto favorevole di delegati e delegate nel 2018. Tra le vertenze maggiori che ha dovuto affrontare a Treviso ci sono i precontratti Ape e Indesit e la vertenza che coinvolse le piccole aziende dell’elettrodomestico conquistando per la prima volta la cassa integrazione straordinaria per le aziende sotto i 50 dipendenti. A Padova, invece, ha seguito le vertenze riguardanti il settore fotovoltaico nel 2012 e poi la Sit nel 2014. Da segretario ha affrontato la vertenza Fonderia Anselmi nel 2016/2017, la tragedia in Acciaierie Venete nella quale persero la vita due lavoratori nel 2018 con le conseguenti campagne e iniziative per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, fra cui la manifestazione regionale “O ti fermi o muori” a maggio 2019, gli scioperi per chiedere il fermo e la messa in sicurezza delle aziende durante la prima ondata della pandemia nel 2020 e la vertenza Grafica Veneta nel 2021.