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Le tute blu lombarde si fermano il 25 marzo. Lo sciopero è stato proclamato da Fim, Fiom e Uilm. “Il decreto del governo ha definito i settori indispensabili che possono continuare le attività nei prossimi giorni. Riteniamo che l’elenco sia stato allargato eccessivamente, ricomprendendovi settori di dubbia importanza ed essenzialità. Contemporaneamente, il decreto assegna alle imprese una inaccettabile discrezionalità per continuare le loro attività con una semplice dichiarazione alle Prefetture”, così in una nota unitaria le tre sigle.
Allo stop non parteciperanno, ovviamente, i lavoratori impegnati in produzioni strettamente collegate all’attività ospedaliera e sanitaria, alle produzioni di macchinari-attrezzature-manutenzionI per le strutture ospedaliere e alle disposizioni di legge.
I sindacati ribadiscono che “l’elenco delle aziende essenziali deve ricomprendere solo quelle attività strettamente necessarie e indispensabili per il funzionamento del Paese e non deve lasciare margini di interpretazione e discrezionalità”, per questo “nelle aziende appartenenti ai settori che non rispondono alle caratteristiche di attività essenziali e, in ogni caso, in tutti quei luoghi di lavoro dove non ricorrano le condizioni di sicurezza definite nel Protocollo condiviso del 14 marzo 2020, a partire dal 23 marzo 2020, si agirà con lo sciopero già dichiarato dalla categoria a livello nazionale il 20 marzo scorso”.