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“Su parte normativa e diritti prosegue il confronto al tavolo del rinnovo del contratto logistica, trasporto merci e spedizione”. A riferirlo è il segretario nazionale della Filt Cgil Michele De Rose, facendo il punto sulla trattativa che interessa circa 1 milione di lavoratori e lavoratrici e vede al tavolo come controparti 24 associazioni di categoria. “Nell’ultimo incontro – aggiunge – abbiamo illustrato un ampio pacchetto di proposte, a partire dalla classificazione del personale fino ai provvedimenti disciplinari o ai danni ai mezzi utilizzati per il lavoro".
"Sulle figure professionali - sottolinea il segretario nazionale della Filt - il nostro obiettivo è quello di superare figure obsolete ed introdurre nuove figure legate all’innovazione tecnologica e alle nuove modalità operative che contraddistinguono trasporto e logistica. Sul tema dei diritti vogliamo garantire, col diritto alla disconnessione spazi di vita del lavoratore e della lavoratrice in cui non siano possibili incursioni improprie dei datori di lavoro, il diritto al pasto e la possibilità contrattata di accedere allo smart working”.
De Rose prosegue: “Un elemento di tutela molto importante, inoltre, è quello della clausola sociale, in caso di cambio di appalto o di contratto di trasporto per garantire la continuità occupazionale, dei diritti e dei trattamenti. La clausola sociale va allargata a tutte le forme di appalto e di contratto di trasporto, proponendo anche una declaratoria che qualifichi la filiera, a partire da una visione nuova della sicurezza che diventi elemento centrale nella valutazione dei soggetti che possono operare. Serve in sostanza operare un innovativo salto culturale”.
“Abbiamo affrontato il tema molto delicato dei provvedimenti disciplinari e dei danni ai mezzi di trasporto. Questi provvedimenti - conclude il dirigente Filt – non devono essere usati in maniera impropria e sommaria, a scapito di lavoratori e lavoratrici ma devono avere un utilizzo positivo, corretto ed equilibrato, che possa essere di aiuto al lavoratore nell’espletamento della sua professione”.