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I lavoratori dei porti della provincia livornese hanno fatto da apripista in modo serio e responsabile alle rivendicazioni che stanno emergendo a livello nazionale a difesa dei lavoratori delle banchine. Nelle ore scorse infatti, a livello nazionale, Filt Fit e Uiltrasporti si sono appellati al Governo affinchè riconosca come usurante il lavoro portuale e dunque consenta anche ai lavoratori delle banchine un esodo anticipato dal lavoro. Si ricorda che l'esodo anticipato oggi è consentito solo a una parte di questi lavoratori: l'auspicio è che l'esecutivo si attivi per stanziare quelle risorse necessarie per permettere a tutti i portuali un'uscita anticipata. Anche sul tema dell'autoproduzione delle operazioni portuali si chiedono risposte chiare al Governo.
"Le rivendicazioni a livello nazionale stanno andando nella stessa direzione di quanto chiediamo già da giorni nei porti di Livorno e della sua provincia: maggior tutela per i diritti dei lavoratori e maggiori garanzie per il futuro dei sistemi portuali. E' inoltre bene sottolineare come i lavoratori livornesi stiano facendo da traino alle rivendicazioni nazionali comportandosi in maniera responsabile, dimostrando pertanto ancora una volta serietà e ragionevolezza. Tre giorni fa insieme a Fit e Uiltrasporti abbiamo indetto a livello provinciale lo stato di agitazione dei lavoratori portuali per denunciare la mancata approvazione di quegli emendamenti al decreto legge Infrastrutture che avrebbero permesso di prorogare al 2022 i ristori Covid in favore della portualità. Il timore – lo ribadiamo – è che possano esserci gravi contraccolpi occupazionali negativi anche sulle banchine livornesi. Dal 30 ottobre all'8 novembre effettueremo le assemblee sindacali sui posti di lavoro per confrontarci con i lavoratori. Sarà un momento importante di confronto e di dialogo", dice Giuseppe Gucciardo, segretario generale Filt Livorno.
"Livorno e la sua provincia sono in ginocchio da anni a causa di una pesante crisi occupazionale. Non possiamo più permetterci di perdere posti di lavoro. In un momento di estrema delicatezza e complessità – è bene sottolinearlo - i lavoratori portuali della provincia livornese stanno dimostrando grande senso di responsabilità. Da parte del governo però servono risposte chiare: in caso contrario saranno messe in campo tutte quelle azioni necessarie per tutelare l'occupazione e il salario", conclude il dirigente sindacale.