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Dodici contratti non sono stati rinnovati alla Terracciano Service Spa, in provincia di Piacenza. Lo riferisce la stampa locale. A quanto si apprende, i dodici addetti coinvolti erano tutti iscritti alla Cgil. Nello specifico, si tratta di un'azienda che ha aperto i contratti lo scorso 1° luglio, per effettuare in appalto la consegna dei pacchi di Amazon, con particolare riferimento alle merci più voluminose come elettrodomestici e frigoriferi. Già lo scorso gennaio i lavoratori dello stabilimento avevano incrociato le braccia, proclamando uno sciopero.
Non si è fatta attendere la reazione del sindacato. "Precarietà, attraverso un esagerato utilizzo dei contratti a tempo determinato è la tipologia preferita dei contratti di assunzione", spiega in una nota la Filt di Piacenza, che attacca duramente queste pratiche: "Noi diciamo che è sempre più un sistema voluto da Amazon e utilizzato per avere i lavoratori sotto il ricatto della precarietà, come dimostra la vicenda dei sindacalizzati con la Filt Cgil e in forza alla Terracciano Spa": L'iscrizione al sindacato, dunque, "diventa motivo di pregiudizio, anche di fronte ad accordi sottoscritti".
Mentre Amazon "decanta il sogno americano", prosegue la nota, ci sono centinaia di lavoratori "che consentono ad Amazon di essere più ricca sulle spalle della precarietà e di carichi di lavoro allucinanti, tutto per la soddisfazione del cliente - conclude -. E quella del driver, quando è prevista arrivi?".