Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Uslac hanno proclamato uno sciopero di 24 ore per mercoledì 30 gennaio contro i 72 licenziamenti dei lavoratori avviati dalla compagnia di navigazione Liberty Lines. "I lavoratori non possono di certo pagare il mancato rinnovo della convenzione con Rfi per il servizio di traghettamento veloce tra Messina e Reggio Calabria", spiegano i segretari di Filt Cgil (Franco Spanò), Fit Cisl (Dionisio Giordano), Uiltrasporti ( Agostino Falanga) e Uslac (Antonino Maggio): "Torniamo a chiedere un intervento del ministero dei Trasporti, serve un forte intervento delle istituzioni, in una terra martoriata e dilaniata dalla crisi finanziaria come la Sicilia. Un'ulteriore perdita di posti di lavoro porterebbe a una condizione di impoverimento complessivo".

I sindacati fra le altre motivazioni dello sciopero indicano anche "il mancato adempimento da parte dell'azienda degli obblighi previsti dal contratto nazionale collettivo di lavoro dell'obbligo di pagamento dei riposi compensativi al 31 dicembre 2018 e della definizione del mansionario del personale amministrativo". Spanò, Giordano, Falanga e Maggio così concludono: "A dicembre sembrava concreta l'ipotesi di un possibile accordo tra la Liberty Lines e Rfi che avrebbe, in qualche modo, scongiurato i licenziamenti. Invece l'azienda ha confermato i nomi dei lavoratori licenziati. Non possiamo accettarlo e lotteremo per la piena salvaguardia occupazionale dei lavoratori e delle lavoratrici".